Karcher o Carcher

famiglia di arazzieri fiamminghi attivi nel sec. XVI a Ferrara, Mantova e Firenze. Giovanni (m. Ferrara 1559) fu messo a capo, col fratello Nicola (m. Mantova 1562) e Giovanni Rost, della manifattura di corte fondata da Ercole II d'Este nel 1536 a Ferrara. Tra i numerosi arazzi da lui tessuti si ricordano la bellissima serie delle Metamorfosi su cartoni di Battista Dossi (1545; Parigi, Musées des Gobelins) e le Storie dei Santi Giorgio e Maurelio su disegni del Garofalo e di Camillo Filippi (1552-53; Ferrara, Museo del Duomo). Nel 1539 Nicola fondò poi a Mantova un'arazzeria per Federico Gonzaga e a Firenze dal 1546 diresse l'arazzeria medicea insieme al Rost, con il quale realizzò fra l'altro le Storie di Giuseppe (1546-53; Firenze, Palazzo Vecchio) su cartoni del Pontormo e del Bronzino; gli si devono anche una Resurrezione e due Mesi (Firenze, Uffizi), su cartoni rispettivamente del Salviati e del Bachiacca, di una preziosità tecnica che rasenta il virtuosismo. Di incerta attribuzione tra Ferrara e Mantova, e quindi tra Giovanni e Nicola, sono alcune importanti serie, come per esempio la Storia di Mosè (Milano, Museo del Castello Sforzesco), anche se appare più probabile l'origine ferrarese. Luigi (m. Ferrara 1580), figlio di Giovanni, gli succedette nella direzione della manifattura di Ferrara. La sua opera più importante è la Storia della Vergine eseguita per il duomo di Como.

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