Maclòdio

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comune in provincia di Brescia (16 km), 107 m s.m., 5,08 km², 1232 ab. (maclodiesi), patrono: san Zenone (9 dicembre).

Centro della pianura alla destra del fiume Mella. Nel Medioevo appartenne al comune di Brescia, passando nel 1339 nei domini dei Visconti. Il 17 ottobre 1427 fu luogo di una sanguinosa battaglia, durante la guerra tra Milano e Venezia per il possesso del Bergamasco e del Bresciano: le milizie milanesi guidate da Carlo Malatesta furono sconfitte dalle truppe veneziane condotte dal Carmagnola e l'influenza della Serenissima si estese su tutto il territorio fino al sec. XVIII. § L'abitato conserva resti di un castello medievale. La parrocchiale di San Zenone, rifatta nel Settecento, custodisce affreschi del sec. XVI e un organo del sec. XIX. La villa Calini Morando è un notevole esempio di dimora padronale del sec. XVIII con grandiosa corte rustica, cancellate e statue. § L'industria opera nei settori tessile (filati), siderurgico (fonderie), metalmeccanico, elettrotecnico e della lavorazione delle materie plastiche. L'agricoltura produce cereali, ortaggi e foraggi per il fiorente allevamento suino e bovino. § La battaglia di Maclodio, divenuta nel Risorgimento simbolo di lotte fratricide, ispirò al Manzonill conte di Carmagnola.

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