Napoleóne III

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(Luigi Carlo Napoleone Bonaparte), imperatore dei Francesi (Parigi 1808-Chislehurst 1873). Terzogenito di Luigi Bonaparte re d'Olanda (1778-1846) e di Ortensia di Beauharnais (1783-1837), dopo Waterloo seguì la madre ad Arenenberg (Turgovia) e ivi fece studi irregolari finendo poi alla Scuola militare di Thun. Prese parte all'insurrezione carbonara dell'Italia centrale del 1831 durante la quale morì il fratello Napoleone, il secondogenito (il primogenito era morto nel 1807). Salvatosi dalla cattura da parte austriaca ritornò in Svizzera da dove fece alcuni viaggi in Germania, Belgio e Inghilterra. Divenuto nel 1832 l'erede dei Bonaparte tentò un pronunciamento militare a Strasburgo (1836) e, successivamente, a Boulogne (1840) per rinverdire alla memoria dei Francesi il ricordo di Napoleone I. Falliti entrambi i tentativi, la seconda volta, anziché essere inviato negli Stati Uniti come era successo nel 1836, fu condannato alla prigionia a vita nel forte di Ham. Fuggì dopo sei anni di detenzione (25 maggio 1846) con un'evasione rocambolesca e riparò in Inghilterra dove contrasse amicizie utili per il suo avvenire. Rientrato in Francia nel 1848, essendo stato nominato deputato all'Assemblea Nazionale, fu eletto presidente il 10 dicembre dello stesso anno, coi voti dei cattolici, dei socialisti e dei contadini. Nel 1849 contese all'Austria il predominio in Italia schiacciando la Repubblica Romana di Mazzini; venuto poi in contrasto con l'Assemblea Legislativa eletta nel 1849, col colpo di stato del 2 dicembre 1851 si fece proclamare presidente per 10 anni divenendo imperatore il 2 dicembre 1852, dando vita al cosiddetto Secondo Impero. Fermo sostenitore della revisione dei trattati del 1815 ma anche dell'intesa con l'Inghilterra, e convinto che compito della Francia fosse riorganizzare l'Europa secondo il principio di nazionalità, insieme con l'Inghilterra mosse guerra alla Russia nel 1854-56 (guerra di Crimea) senza riuscire a risolvere il problema polacco ma gettando le basi della nascita della Romania e spezzando per sempre la risorta Santa Alleanza. Nel 1859, quale alleato del Regno di Sardegna, batté l'Austria a Magenta (4 giugno) e a Solferino (24 giugno), perseguendo lo scopo, concordato con Cavour a Plombières nel 1858, di creare un Regno dell'Alta Italia per i Savoia, ma l'operazione gli sfuggì di mano e in due anni quasi tutta la penisola fu unificata. Comunque la cessione di Nizza e della Savoia fu il compenso sancito da un plebiscito. Da allora iniziò il suo lento declino: la sua acquiescenza alla mutilazione dello Stato Pontificio da parte italiana indispose i cattolici; la proposta di convocare un Congresso per risolvere la questione della Polonia, insorta contro i Russi, indispose lo zar Alessandro II (1863); la spedizione messicana, iniziata nel 1862, finì in un disastro (1867); Sadowa (1866) accrebbe il prestigio della Prussia e ferì l'orgoglio francese; Mentana (1867) irritò gli Italiani. Nel 1870 fu spinto dalla corte, contro sua voglia, a cercare una vittoria diplomatica sulla Prussia a proposito della candidatura di un Hohenzollern al trono di Spagna: l'operazione, mal condotta, portò alla guerra franco-prussiana e Napoleone III, sconfitto a Sedan (2 settembre), fu fatto prigioniero e dichiarato decaduto da un governo provvisorio formatosi a Parigi. Dopo una breve detenzione a Wilhelmshöhe si ritirò nel 1871 a Chislehurst (Inghilterra) dove morì nel gennaio del 1873 in seguito a un difficile intervento chirurgico. Personalità complessa, di temperamento romantico, idealista, quasi sognatore, fu autore di saggi di argomento militare (Du passé et du présent de l'artillerie), tecnico (progettò lo scavo del canale di Nicaragua), storico (scrisse una Vita di Giulio Cesare), politico-sociale (Idées napoléoniennes; L'extinction du paupérisme) i quali ultimi ebbero molta influenza sul rilancio del bonapartismo. Fu anche il fondatore dell'espansione francese sul continente asiatico fiancheggiando nel 1858 e 1860 l'Inghilterra in due spedizioni armate contro la Cina e conquistando la Cocincina (1863).

Bibliografia

J. Bertaut, 1848 et la Seconde République, Parigi, 1937; O. Aubry, Le Second Empire, Parigi, 1938; A. Castelot, Napoléon III; t. I: Des prisons au pouvoir; t. II: L'aube des temps modernes, Parigi, 1973-74; S. Gaulmier, Vie de Napoléon III, Parigi, 1981.

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