comune in provincia di Chieti (33 km), 72 m s.m., 70,19 km², 22.694 ab. (ortonesi), patrono: san Tommaso (primo sabato e domenica di maggio).

Generalità

Cittadina del litorale adriatico, posta su un breve promontorio tra le foci del fiume Foro e del torrente Moro. Di aspetto prevalentemente moderno, è il più importante porto abruzzese (commerciale e peschereccio) e centro industriale.

Storia

Principale porto dei Frentani, rilevato e potenziato dai Romani, visse un primo periodo di decadenza nell'alto Medioevo, quando la città fu inclusa nel Ducato di Benevento e poi nel gastaldato di Chieti. Incendiata dai Normanni (1060), rinacque, col suo porto, sotto gli Svevi, grazie a speciali esenzioni fiscali, raggiungendo una posizione di rilievo nella cantieristica navale. In questo periodo ampliò anche il proprio territorio, entrando in conflitto con Lanciano. Ottenuto il diritto di battere moneta propria (1412) e stipulato un accordo con Lanciano (1427), passò a Giacomo Caldora, che la fortificò per contrastare Alfonso d'Aragona, che tuttavia la conquistò nel 1442 e vi costruì un castello. Presa e saccheggiata dai veneziani nel 1482, fu teatro, durante il Cinquecento, di una serie di eventi bellici e di calamità naturali che la fecero decadere. Feudo nel 1582 dei Farnese, solo nel 1732 passò ai Borbone e riprese a svilupparsi. Nel corso del secondo conflitto mondiale fu teatro di una lunga e sanguinosa battaglia (dal 5 al 28 dicembre 1943), che la distrusse quasi interamente e per la quale è stata insignita della medaglia d'oro al valore civile.

Arte

La cattedrale di San Tommaso (di cui si conservano le reliquie), grandiosa costruzione in cotto, sorta forse sulle rovine di un tempio romano, fu ricostruita nel 1127 dopo la distruzione normanna. L'aspetto interno, a croce latina rovesciata, è dovuto a un restauro cinquecentesco, mentre a un intervento successivo alla seconda guerra mondiale appartiene la ricomposizione dell'esterno, con il bel portale gotico di Nicola Mancino (1311) e il campanile con il cosiddetto “campanone” (51 quintali). Custodisce sculture e pitture dal Quattrocento fino al Novecento (tra gli autori, Basilio e Tommaso Cascella). La chiesa di Santa Caterina (sec. XVII) conserva, della costruzione del sec. XIII, un portale e l'affresco raffigurante il Cristo. Nella chiesa di Santa Maria di Costantinopoli (sec. XIII, ricostruita nel Seicento) si trova una tela di G. B. Rusconi (1583). Il castello aragonese, in parte franato in mare nel 1946, fu eretto nel sec. XV, mentre alla fine del sec. XVI cominciò la costruzione del palazzo Farnese, su progetto di Giacomo della Porta (1584), che ospita la Pinacoteca “Michele e Basilio Cascella”. L'ex convento di Sant'Anna è sede del “MUBA 432” Museo della Battaglia di Ortona, che rende omaggio alle 1314 vittime civili e militari del dicembre 1943.

Economia

Il porto rappresenta una risorsa di primaria importanza per il commercio, la pesca e il diporto, oltre a garantire, in estate, il collegamento giornaliero con le isole Tremiti. L'industria è sviluppata nei settori metalmeccanico, tessile, alimentare, dell'abbigliamento e delle materie plastiche. Rilevante è l'agricoltura, che produce soprattutto uva, cereali e ortaggi. Altre risorse provengono dal turismo culturale e balneare.

Curiosità

Vi nacquero i pittori Tommaso (1890-1968) e Michele Cascella (1892-1989) e Fancesco Paolo Tosti (1846-1916), il musicista cui è dedicata una sezione del Museo Musicale d'Abruzzo.

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