Radziwiłł

famiglia magnatizia polacca, d'origine lituana. Il suo nome compare alla fine del sec. XIV con Mikołaj che nel 1386 si fece battezzare unitamente al re di Polonia e Lituania Ladislao II Iagellone prendendo poi parte alla grande battaglia di Grunwald (1410) contro i Cavalieri Teutonici. Ma solo nel sec. XVI i Radziwiłł si affermarono con personaggi di grande rilievo: grandi cancellieri di Lituania, atamani e principi dell'Impero. Si ricordano, fra gli altri, Mikołaj Rudy (Nicola il Rosso: 1512-1584), cognato del re Sigismondo II Augusto, vincitore dei Russi in varie battaglie; Mikołaj Czarny (Nicola il Nero: 1515-1565), cugino del precedente, influentissimo consigliere di Sigismondo Augusto: osteggiò l'Unione di Lublino e ottenne da Carlo V il titolo di principe di Nieświeź; Mikołaj Krzysztof (1549-1616), figlio del precedente, è noto per la grande ricchezza e per l'interessante descrizione di un viaggio in Terrasanta (1601). Quest'ultimo, gran maresciallo di Lituania e fedelissimo di Sigismondo III Vasa, fu deciso sostenitore del cattolicesimo, contrariamente agli altri due Radziwiłł citati, che furono ardenti calvinisti e che operarono attivamente per far trionfare, con la dottrina di Calvino, la potenza del loro casato. Fra tanti grandi uomini tiene un posto non mediocre Barbara (1520-1551), figura drammatica e ancor oggi discussa, sorella di Mikołaj Rudy, donna affascinante e ambiziosa che, già vedova di un voivoda, sposò segretamente (1547) Sigismondo II Augusto nonostante l'opposizione della Dieta e della regina Bona Sforza e morì pochi mesi dopo l'incoronazione. Tra gli altri Radziwiłł sono inoltre da ricordare: Janusz (1612-1655), calvinista, alleato al re di Svezia contro il suo re e fautore della piena autonomia della Lituania; Bogusław (1620-1669), combatté, a fianco della Svezia, nella guerra dei Trent'anni; Michał Kazimierz (1625-1680), tra i più convinti e strenui difensori della causa polacca nella guerra con gli Svedesi; Karol Stanisław (1734-1790), ricchissimo e ambizioso, che aderì alla Confederazione di Radom, favorendo le mire di Caterina II, e si batté contro i Poniatowski; Michał, che si batté insieme a Kościuszko (1794) e comandò l'esercito polacco nell'insurrezione del 1830-31; Ferdynand (1834-1926), deputato al Parlamento tedesco e accanito oppositore della politica di germanizzazione degli anni 1885-1918; Janusz Ksarwery (? 1880-Varsavia 1967), figlio del precedente, conservatore, filotedesco, fu ministro degli Esteri (1918) e seguace di Piłsudski (dal 1926). Durante la seconda guerra mondiale fu deportato in URSS. Liberato nel 1946, si stabilì a Varsavia.