Ragógna

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comune in provincia di Udine (31 km), 235 m s.m., 22,43 km², 3006 ab. (ragognesi), patrono: san Giacomo (25 luglio).

Centro esteso alla sinistra del fiume Tagliamento; sede comunale è San Giacomo. Il castello, ricordato da Venanzio Fortunato nel sec. VI, ebbe grande importanza nell'alto Medioevo. Proprietà degli Eppenstein (duchi della Carinzia) nel sec. XII, vide una presenza austriaca fino al 1365, quando passò ai patriarchi di Aquileia. Entrato nel dominio di Venezia, nel 1467 fu dato in feudo ai Porcia. Il monte Ragogna fu teatro, nel novembre 1917, di un'aspra battaglia fra le truppe italiane e austriache.§ Presso San Pietro sono visibili i resti del castello, fondato nel sec. VI: la torre principale, parte delle mura di cinta (restaurate), il cortile e la porta nord. Vicina è la pieve duecentesca di San Pietro in Castello, al cui interno sono visibili gli scavi archeologici dell'abside e il fonte battesimale (sec. XI); i resti del ciclo di affreschi del sec. XIII (Genesi) sono conservati al Museo Comunale di Ragogna, che raccoglie materiale preistorico, romano e altomedievale. La chiesa di San Lorenzo, nella frazione di Villuzza, ricostruita dopo il terremoto del 1976, conserva un ciclo di affreschi risalenti al sec. XI (Fuga in Egitto).§ L'agricoltura produce uva da vino, cereali, patate e foraggi; si pratica l'allevamento bovino e suino. L'industria è attiva nei settori edile, calzaturiero, cartario, dei lubrificanti, della lavorazione del legno e dei metalli.

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