Salimbèni (famiglia di pittori)

famiglia di pittori senesi dei sec. XVI-XVII. Arcangelo (Siena 1530/40-dopo il 1580), esponente del manierismo senese che si riferiva a Beccafumi (Morte di S. Pietro, 1579, Siena, S. Domenico), fu successivamente influenzato sia da L. Orsi sia dal manierismo romano, attraverso T. Zuccari (Morte di Cristo, Staggia, Compagnia del Sacramento). Ventura,detto il Cavalier Bevilacqua (Siena ca. 1567-1613), figlio di Arcangelo, si formò a Roma tra il 1585 e il 1593, nell'ambiente del Cavalier d'Arpino e dei grandi decoratori dell'epoca, ma fu attento anche al paesaggismo fiammingo di P. Bril; dopo il 1605 il contatto con gli artisti fiorentini, come Cigoli, Pomarancio e altri, lo indirizzò verso un colorismo di ascendenza veneta (S. Caterina, Lucca, Pinacoteca Nazionale). Oltre che a Siena (lunette dell'Oratorio di S. Bernardino, affreschi nel duomo), lavorò a Roma (appartamento di Pio V in Vaticano), a Genova (affreschi in palazzo Spinola, in S. Francesco di Paola), a Pisa (affreschi e tele in S. Frediano). Pittore fu anche Simondio di Ventura (Siena 1597-1643), figlio del Cavalier Bevilacqua, che predilesse temi storici.

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