San Giuliano, Antonino Paternò-Castèllo, marchése di-

uomo politico e diplomatico italiano (Catania 1852-Roma 1914). Entrò alla Camera nel 1882; poi divenne sottosegretario all'Agricoltura (1892), ministro delle Poste (1898), degli Esteri (1905-06), ambasciatore a Londra (1906-09), a Parigi (1909-10) e ministro degli Esteri (1910-14) nel difficile periodo che precedette la prima guerra mondiale. Fu appunto nel campo internazionale che rivelò le sue notevoli attitudini, in particolare l'intuizione e la chiarezza della visione dei problemi e dei rapporti tra gli Stati. Per il potenziamento dell'Italia comprese l'importanza del settore balcanico (appoggiò l'indipendenza dell'Albania e allontanò dal basso Adriatico l'egemonia austriaca) e del Mediterraneo (favorì l'impresa libica e l'occupazione del Dodecaneso) e si propose, pur mantenendo viva la Triplice Alleanza (nel 1912 la rinnovò), di bilanciare la potenza austro-germanica stringendo rapporti più cordiali con l'Inghilterra e la Francia, che aveva sostenuto contro la Germania già alla Conferenza di Algeciras (1906). Allo scoppio della I guerra mondiale favorì la neutralità e, continuando la condotta abituale di contatti amichevoli con i due blocchi opposti, cercò di raggiungere obiettivi vantaggiosi per l'Italia con le trattative, ma la morte stroncò la sua opera.

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