Schleswig-Holstein

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(Schleswig-Holstein). Stato confederato (Land) della Germania, 15.763 km², 2.823.171 ab. (stima 2004), 179 ab./km², capitale: Kiel. Confini: Mare del Nord (W), Mar Baltico (E), e Meclemburgo-Pomerania Anteriore (SE), Amburgo (SW), Bassa Sassonia (S); Danimarca (N).

Generalità

È il Land più settentrionale della Germania; l'elemento caratterizzante il suo paesaggio è il mare, che penetra in profondità nel territorio formando fiordi, insenature e isole. Le città principali Kiel e Lubecca, sul Baltico, mettono la Germania in collegamento marittimo con la Danimarca e l'Europa baltico-scandinava.

Territorio

Il territorio, con coste basse e assai articolate, comprende la base della penisola dello Jylland, è prevalentemente ondulato e pianeggiante, variamente interessato dall'invasione, all'inizio del Quaternario, del grande ghiacciaio scandinavo, che ha deposto nelle fasi di ritiro ingenti quantità di sfasciume morenico. Le coste bagnate dal Mare del Nord, caratterizzate da ampie maree, sono fronteggiate dall'allineamento delle isole Frisone Settentrionali; più al largo sorge l'isola di Helgoland. L'Elba, che segna buona parte del confine meridionale, è il principale corso d'acqua del territorio; altri fiumi sono l'Eider, che separa le due regioni storiche dello Schleswig e dello Holstein, lo Stör, il Trave e il Treene. Le coste del Mar Baltico sono profondamente incise da lunghe insenature a fiordo, chiamate localmente Förden, che formano ottimi porti naturali; tra la baia di Kiel a W e quella di Lubecca a E, al di là del Fehmarnsund, si trova l'isola di Fehmarn, collegata alla terraferma da un lungo e ardito viadotto stradale e ferroviario. Il clima, che risente della vicinanza del mare, è temperato fresco, con precipitazioni superiori ai 700 mm annui, una temperatura media annua di ca. 9 ºC e deboli escursioni termiche.La popolazione, in aumento (confronto tra il censimento 2001 e la stima 2004), risente di un saldo migratorio positivo originato prevalentemente dalla migrazione delle popolazioni dei Länder orientali. L'area metropolitana che polarizza la regione è quella di Amburgo; Kiel e Lubecca sono centri urbani rilevanti, ma di rango nettamente inferiore. Altre città principali sono Rendsburg, Neumünster, Itzehoe, Schleswig, Elmshorn, Pinneberg e Wedel. Le vie di comunicazione sono essenzialmente rivolte al Mar Baltico e a Danimarca e Scandinavia: da Kiel si raggiungono Korsor, Oslo e Göteborg; mentre Lubecca offre imbarchi per Malmö, Trelleborg, Helsinki, San Pietroburgo e Visby. Le vie di comunicazione terrestri, autostradali e ferroviari, collegano Amburgo verso NE a Lubecca e Kiel; verso W, lungo l'estuario dell'Elba, a Itzehoe eHeide; e in mezzo, fra le due direttrici, a Neumünster, Flensburg e al confine danese.

Economia

La maggior parte della superficie territoriale è destinata all'agricoltura, che dà in prevalenza prodotti ortofrutticoli, cereali, barbabietole da zucchero, foraggi e patate, e all'allevamento bovino, suino e avicolo. Discreta è anche l'attività peschereccia. L'industria è attiva nei settori alimentare (produzione di latticini, inscatolamento della carne, zuccherifici), cantieristico, tessile e meccanico. È concentrata prevalentemente attorno a Kiel, Lubecca e Flensburg. Il turismo è particolarmente sviluppato nelle isole Frisone e specialmente a Sylt, sul Mare del Nord, al confine con la Danimarca.

Storia

L'unione dei due territori, Schleswig e Holstein, attuata nel 1386, e ufficialmente riconosciuta, dopo lunghe traversie, dagli accordi del 1460 che concedevano la sovranità al re danese Cristiano I, si rivelò sempre fragile. Il fatto che l'imperatore Federico III nel 1474 avesse eretto a ducato la contea di Holstein e confermato il diverso stato giuridico dei due territori, sia pure governati dal re danese (affermando che lo Schleswig restava feudo della corona, mentre l'Holstein era proclamato ancora una volta territorio imperiale), non lasciava ampie prospettive di pace. Una nuova frattura si manifestò nel 1542 con l'introduzione della Riforma nei due territori, che divise gli abitanti in fazioni, mentre nel 1544 Cristiano III di Danimarca assegnò parte dei territori su cui aveva sovranità ai fratelli Giovanni e Adolfo I. Più tardi i territori dello Schleswig e dell'Holstein furono addirittura spartiti in “parte reale” e “parte ducale” con assegnazioni di città dell'uno e dell'altro a parti contrastanti. Con i due fratelli di Cristiano III nacquero nuovi rami regnanti e nuovi pretendenti che inasprirono le controversie. Gli eredi del duca Adolfo, gli Holstein-Gottorp, portarono avanti le loro pretese che sembrarono esplodere con l'ascesa al trono di Russia (1762) di un loro membro, Pietro III, ma nel 1773, col trattato di Zarskoe-Selo, Caterina II rinunciava, in favore della Danimarca, ai diritti sulla “parte ducale” dello Schleswig e dell'Holstein in cambio dell'assegnazione delle contee di Oldemburg e di Delmenhorst al figlio Paolo, futuro zar. Il Congresso di Vienna (1815) attribuì alla Confederazione Germanica i ducati di Holstein e di Lauenburg, ma non lo Schleswig. La Danimarca, che sperava di conservare rapporti amichevoli con la Germania, non si batté per l'Holstein bensì per lo Schleswig che incorporò nel 1848. Ne nacque una guerra con la Germania, che durò fino al 1850 e che si concluse grazie all'intervento delle grandi potenze. Il Trattato di Londra dell'8 maggio 1852 assegnò i due ducati in amministrazione alla Danimarca, con l'impegno di pari trattamento per i cittadini danesi e tedeschi. Ma Cristiano IX di Danimarca, salito al trono nel 1863 alla morte di Federico VII, col quale veniva a estinguersi il ramo di Oldemburg, non venne riconosciuto erede dello Schleswig-Holstein e a lui venne anteposto il principe Federico di Augustenburg, che assunse il titolo di duca Federico VIII di Schleswig-Holstein, sostenuto dalle assemblee regionali e, in un secondo tempo, da Austria e Prussia. Questi entrarono in conflitto con la Danimarca (guerra dei Ducati, 1864) e la sconfissero. I ducati passarono così in amministrazione alla Prussia (Schleswig) e all'Austria (Holstein). Nel 1866 la Prussia occupò l'Holstein, che, dopo un vittorioso conflitto con l'Austria, le venne assegnato dalla Pace di Praga (23 agosto 1866) a patto di rispettare alcune limitazioni proposte da Napoleone III e di indennizzare l'Austria per i danni causati dalla guerra. Molto intensa fu, nel periodo successivo, la politica di germanizzazione avviata dalla Prussia a discapito della numerosa minoranza danese. Dopo la prima guerra mondiale un plebiscito deciso dal Trattato di Versailles condusse all'annessione dello Schleswig settentrionale alla Danimarca (1920) mentre la parte meridionale e l'Holstein restavano provincia prussiana. La propaganda nazista nello Schleswig-Holstein danese creò poi le condizioni per l'invasione tedesca della Danimarca (1940), ma dopo la sconfitta tedesca si tornò nel 1946 ai confini del 1920.

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