Tanaidàcei

sm. pl. [sec. XIX; prob. dal greco tanaós, lungo (con riferimento agli arti toracici)]. Ordine (Tanaidacea) di Crostacei quasi esclusivamente marini, lunghi pochi millimetri. Posseggono un corpo allungato, cilindrico, caratterizzato dal grande sviluppo del secondo paio di arti toracici, che sono muniti di una robusta pinza. Vivono nascosti tra i sedimenti di fondo e nel folto della vegetazione. Le uova si sviluppano in un marsupio ventrale, che i giovani abbandonano in uno stadio simile all'adulto, ma senza l'ultimo paio di pereiopodi e dei pleopodi; queste appendici verrano acquisite dopo una rapida metamorfosi che di solito comprende tre stadi. Tra i generi principali: Apseudes, Sphyrapus, Heterotanais, Tanais, quest'ultimo comprendente alcune specie dulcicole. I Tanaidacei presentano un distinto dimorfismo sessuale, in quanto le loro femmine sono più grandi dei maschi, che dal canto loro posseggono degli occhi più sviluppati.

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