(Ulm). Città nel Land del Baden-Württemberg (Germania), 478 m s.m., 119.807 ab. (2003).

Generalità

Situata alla confluenza del fiume Blau nel Danubio, che qui segna il confine con la Baviera, sul versante sud-orientale del Giura Svevo, di fronte alla città bavarese di Neu-Ulm, con cui costituisce un unico agglomerato urbano. Ulma è un importante nodo ferroviario e sede di un'università (1967), un politecnico, un prestigioso istituto di design (1955), vari istituti di ricerca, musei e gallerie d'arte. Vi nacque il fisico Albert Einstein (1879-1955).

Storia

Nota dal sec. IX come sede di palazzo reale e resasi autonoma come città nel sec. XII, si sviluppò rapidamente grazie alla felice collocazione geografica e all'attività commerciale e tessile. Alla guida, con Augusta, della Lega Sveva, fu nel sec. XVI centro di diffusione dell'anabattismo e poi del luteranesimo. Aderì alla Lega di Smalcalda e poi a quella evangelica; la crisi economica del Cinquecento e le guerre del Seicento recarono grave danno allo sviluppo della città. Concluso il 3 luglio 1620, il Trattato di Ulma prevedeva la neutralità della Lega evangelica nei confronti dei boemi, che furono poi sconfitti alla Montagna Bianca. Nel 1801 la città fu assegnata alla Baviera e da questa ceduta al Württemberg nel 1810. Vi fu combattuta la battaglia di Ulma; fu la prima vittoria (20 ottobre 1805) di Napoleone nella campagna del 1805; con essa, sbaragliando gli Austriaci del Mack, si aprì la strada di Vienna. Duramente bombardata nella seconda guerra mondiale, fu occupata nell'aprile 1945 da truppe francesi.

Arte

Le caratteristiche strade del nucleo più antico della città sono andate distrutte nel corso dell'ultima guerra. Massimo monumento cittadino e uno dei più importanti esempi di stile tardogotico è la cattedrale, iniziata verso il 1377 dai Parler, proseguita nei sec. XIV-XV dagli Ensingen (a Ulrich Ensingen si deve il progetto dell'imponente torre di facciata, la più alta, di quelle in pietra, esistenti al mondo) e dai Böblinger, ma compiuta solo nel sec. XIX. All'interno notevoli un altare maggiore di M. Schaffner del 1521, gli stalli del coro (opera quattrocentesca di Syrlin il Vecchio) e alcune vetrate (sec. XV-XVI). Altri edifici significativi sono il Rathaus (con un orologio astrologico del sec. XVI), lo Schuhhaus (sec. XVI), la Sankt Martin Kirche (1780) e il moderno Stadthaus (1993), struttura postmoderna di R. Meier, adibita a concerti e mostre. L'Ulmer Museum possiede una notevole collezione di archeologia, reperti di storia cittadina e arte moderna (Klee, Kandinskij). Fondato nel 1955, il Museum der Brotkultur è dedicato alla storia del pane e alla sua relazione con il mondo dell'arte e presenta una serie di attrezzature usate nella panificazione.

Economia

La città è un attivo porto fluviale e un fiorente centro commerciale, con industrie alimentari, tessili, metalmeccaniche, meccaniche di precisione, elettrotecniche e dell'abbigliamento.

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