Valènza (Alessandria)

Indice

comune in provincia di Alessandria (14 km), 125 m s.m., 50,05 km², 20.339 ab. (valenzani), patrono: san Giacomo (25 luglio).

Generalità

Cittadina posta sulle colline del Basso Monferrato, in posizione dominante la pianura del Po. Nella metà dell'Ottocento vi prese vita l'artigianato orafo, che, dopo aver assunto dimensioni industriali, ha reso Valenza famosa in tutto il mondo.

Storia

Fondata dai Liguri, con i Romani divenne un fiorente municipium unito a Forum Fulvii (Villa del Foro). Nel Medioevo, possesso dei marchesi del Monferrato, ebbe una certa autonomia amministrativa e nel sec. XIII per breve tempo si resse con liberi ordinamenti. Conquistata dai Visconti nel 1370, fu incorporata nel Ducato di Milano e ne seguì le sorti, subendo nel sec. XVII il governatorato spagnolo. Nel 1707 fu di Vittorio Amedeo II di Savoia, al quale fu confermata con il Trattato di Utrecht nel 1713. Nel 1795 fu presa dai francesi e nel 1805 Napoleone I fece smantellare le fortificazioni. Partecipò ai moti del 1821 e nel 1859 fu teatro di una battaglia tra piemontesi e austriaci. Alla fine della seconda guerra mondiale (29 aprile 1945) i tedeschi del generale Jahn si arresero qui al Comitato di Liberazione Nazionale.

Arte

Il duomo di Santa Maria Maggiore, nel cuore della città vecchia, già esistente nei sec. XI-XII, è un imponente edificio ricostruito dal 1619, più volte restaurato nel sec. XIX; conserva un dipinto del Moncalvo e un monumentale organo a due tastiere dei fratelli Serassi di Bergamo (1852). Di fronte al duomo sorge il neoclassico palazzo Pellizzari (inizio sec. XIX), sede municipale; conserva un bassorilievo di Giacomo Manzù commemorativo dei caduti della Resistenza, con epigrafe di Salvatore Quasimodo. Il Teatro Sociale, con facciata neoclassica, è del 1852. In una sala di villa Scalcabarozzi sono allestite le Collezioni di Arte Orafa con utensili, disegni e manufatti che documentano la lunga tradizione artigianale di Valenza.

Economia

Valenza dà il nome a uno dei distretti più importanti nel settore della gioielleria, avviato intorno al 1840 da Vincenzo Morosetti. Ogni anno si lavorano circa 30 tonnellate d'oro e l'80% delle pietre preziose importate in Italia. Esteso l'indotto: progettazione, modelli, fusione, assemblaggio, pulitura, incassatura, trattamento galvanico e produzione di macchine utensili per l'industria orafa. Altre aziende operano nei settori delle materie plastiche, dei gas industriali, dei prefabbricati, degli imballaggi e delle calzature. L'agricoltura si basa sulla coltivazione di cereali, barbabietole, ortaggi e foraggi per l'allevamento bovino; sviluppata la pioppicoltura.

Curiosità

A marzo e a ottobre si svolge Valenza Gioielli, importante mostra dedicata all'oreficeria.

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