Alessàndria (provincia)

Indice

provincia del Piemonte, 3560 km², 435.891 ab. (stima 2007), 121 ab./km², capoluogo: Alessandria. Comuni: 190. Sigla: AL.

Generalità

Compresa fra le province di Asti, Vercelli, Pavia, Genova e Savona, e confinante per brevissimi tratti anche con quelle di Torino e Piacenza, la provincia di Alessandria, posta al centro dello storico triangolo industriale Genova-Milano-Torino, si configura come un territorio “intermedio” fra Piemonte, Lombardia, Liguria ed Emilia-Romagna, attraversato da un fitto reticolo di autostrade e ferrovie.

Territorio

Si possono distinguere nella provincia di Alessandria tre principali regioni fisiche. A W si trovano le colline dell'Alto e Basso Monferrato, rispettivamente a S e a N della valle del Tanaro, coperte da vigneti e boschetti. A SW si elevano le pendici settentrionali dell'Appennino Ligure, boscose e poco popolate, culminanti nei monti Ebro (1700 m), Legna (1670 m) e Antola (1597 m). Al centro si apre fra il fiume Tanaro e il torrente Scrivia un'ampia pianura alluvionale, che si allunga con digitazioni nelle valli dei principali corsi d'acqua. Questi sono il Po, che segna quasi dovunque il confine settentrionale della provincia; lo Scrivia, e soprattutto il sistema Tanaro-Bormida-Orba, tre fiumi che confluiscono tutti verso Alessandria (causando spesso rovinose piene autunnali, come quella del 6 novembre 1994). Sono presenti nella provincia due parchi naturali regionali: quello delle Capanne di Marcarolo, esteso sulle pendici appenniniche, e quello del Sacro Monte di Crea. L'abbondante umidità fa sì che nella pianura centrale le estati siano afose e gli inverni spesso nebbiosi; anche in collina le estati sono calde, ma la nebbia in genere non raggiunge i borghi arroccati sulle sommità. Solo nella parte più alta dell'Appennino le estati sono fresche e ventilate. La provincia di Alessandria ha visto la sua popolazione ridursi notevolmente nell'ultimo decennio del sec. XX, registrando il maggior decremento fra le province piemontesi; da allora la flessione sembra però essersi arrestata, grazie all'immigrazione straniera che equilibra la bassa natalità. Salvo che nell'alto Appennino, gli insediamenti sono piuttosto fitti, con numerosi centri abitati che punteggiano la pianura, le colline del Monferrato e il basso Appennino tortonese. Accanto ad Alessandria, sono infatti presenti diverse altre città (Casale Monferrato, Valenza, Tortona, Acqui Terme, Ovada, Novi Ligure), capoluoghi – eccetto Ovada e Valenza – delle antiche province sabaude, dotate di forte autonomia e di servizi urbani di buon livello. Data la posizione centrale della provincia nel Nordovest italiano, le infrastrutture di trasporto sono molto sviluppate: attraversano la provincia le autostrade A21 Torino-Piacenza-Brescia, A7 Genova-Milano e A26 Genova Voltri-Gravellona Toce (con la bretella per Tortona), le ferrovie Torino-Genova e Milano-Genova, nonché numerose linee ferroviarie secondarie che si irradiano da Alessandria.

Economia

L'agricoltura riveste ancora una certa importanza. Nelle zone collinari, alternata a prati e seminativi, è largamente diffusa la vite, con una cospicua produzione di vino (barbera, grignolino); nelle zone pianeggianti si coltivano soprattutto cereali (frumento, mais e, a N del Po, riso), foraggi (a sostegno di un fiorente allevamento bovino), barbabietole da zucchero, ortaggi e alberi da frutto. Le attività industriali, concentrate nei poli principali di Alessandria, Casale Monferrato, Valenza, Tortona e Novi Ligure, sono sviluppate in vari settori (in particolare in quello meccanico, chimico e alimentare), ma presentano una caratteristica specializzazione in alcune produzioni di antica tradizione: cappelli di feltro ad Alessandria, dove la Borsalino ha acquistato da oltre un secolo notorietà mondiale; oreficeria nel distretto di Valenza; industria dolciaria a Novi Ligure; cemento e macchine da stampa a Casale Monferrato. Il settore terziario concorre, in misura determinante, alla formazione del reddito provinciale. Oltre al commercio al dettaglio, alla pubblica amministrazione e alle attività bancarie e assicurative, un ruolo rilevante rivestono gli impieghi legati ai trasporti. Snodo importantissimo delle comunicazioni terrestri dell'Italia nordoccidentale, la provincia di Alessandria ha sempre avuto una forte vocazione in tal senso: dal sec. XIX, nel campo ferroviario, con numeroso personale e grandi officine di riparazione; nei sec. XX e XXI, con magazzini e depositi legati al porto di Genova, e con la presenza (soprattutto nell'area di Tortona) di molte imprese di autotrasporti. La posizione al centro di un'area popolata e sviluppata ha favorito anche la crescita della grande distribuzione (a Serravalle Scrivia è stato realizzato il più grande outlet commerciale d'Italia, per la vendita al dettaglio delle rimanenze aziendali di prodotti tessili e di abbigliamento). Scarsa importanza ha invece il turismo, data la mancanza di località montane attrezzate e di centri d'arte rilevanti (solo Acqui Terme ha un bacino d'affluenza sovraregionale), anche se dalla fine del sec. XX ha iniziato a diffondersi il turismo naturalistico, gastronomico ed enologico.

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