Vasarely, Victor

pittore francese di origine ungherese (Pécs, 1908-1997). Frequentò a Budapest la Scuola di arte applicata Mühely (versione ungherese del Bauhaus), dove acquisì un'approfondita conoscenza dei mezzi grafici. Trasferitosi a Parigi nel 1930, entrò nel gruppo Abstraction-Création, dedicandosi dapprima esclusivamente alla grafica, quindi, dal 1944 (anno in cui fondò la Galerie Denise René), a una pittura di orientamento astratto-costruttivista. Sviluppando esperienze proprie dell'avanguardia storica (dalla nozione di movimento del futurismo al divisionismo, dal neoplasticismo alle varie applicazioni della psicologia della forma), l'artista, dopo varie fasi di attività, ha dato un fondamentale contributo all'affermazione dell'arte cinetica e visuale (del 1955 è il suo “Manifesto Giallo” che definisce il cinetismo), con una pittura che propone forme geometriche, colori netti, linee e punti matematicamente organizzati e tuttavia dotati di un dinamismo intrinseco che li sottopone a un perenne divenire. Le sue opere sono esposte in numerosi musei come il Museum of Modern Art di New York e la Tate Gallery di Londra. Dal 1976 è attiva ad Aix-en-Provence la “Fondazione Vasarely”.

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