West Coast Jazz

loc. inglese (propr., jazz della costa occidentale), con cui si definisce uno stile di jazz (detto anche californiano) fiorito fra il 1953 e il 1960. Praticato in gran parte a Los Angeles, ebbe a modello il quartetto di G. Mulligan (che però disconobbe tale paternità), con il suo stile liscio, dolce e carezzevole, basato sulla polifonia. Sebbene animato da uomini di talento, tra cui J. Giuffre, Shelly Manne, C. Hamilton, A. Pepper, si rivelò col tempo un vicolo cieco, trattandosi di uno stile addolcito e svuotato, lontano dalla cultura nera. Produsse pochi capolavori (le opere raffinate e sperimentali di Giuffre e altri) per sfociare infine nella musica commerciale, diventando il linguaggio delle colonne sonore di film e telefilm di Hollywood. Si è estinto senza discendenti.

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