bròcca¹

sf. [sec. XIV; latino brocca, incrocio del greco brochḗ, annaffiamento e dell'agg. latino broccus, che ha i denti sporgenti, con riferimento al beccuccio del recipiente]. Recipiente di terracotta, vetro o metallo, usato per attingere e conservare acqua o altri liquidi . § Nella ceramica italiana spiccano gli esemplari di Faenza (sec. XV-XVII) a disegni policromi, quelli della manifattura Corradi di Savona (sec. XVII-XVIII) decorati con freschi motivi floreali e quelli in porcellana di Capodimonte (sec. XVIII). Splendide brocche in vetro, dalle forme eleganti e spesso con decorazioni policrome, furono prodotte nelle vetrerie di Murano (sec. XV-XVIII). A partire dal sec. XVI (in cui veniva usata soprattutto per contenere l'acqua con cui detergersi le mani dopo il pasto), la brocca è un pezzo importantissimo nel campo dell'argenteria, nel quale si esprimono doti di fantasia e raffinato buon gusto, dall'esuberanza decorativa delle brocche tedesche e fiamminghe dei sec. XVI e XVII alla semplicità delle lisce brocche inglesi del Settecento e dell'Ottocento .