broncopolmonite

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Descrizione generale

sf. [bronco (anatomia)+polmonite]. Flogosi acuta del polmone caratterizzata da lesioni infiammatorie distribuite in focolai multipli interessanti anche i bronchi. La broncopolmonite è quasi sempre una complicazione della bronchite acuta o cronica o di malattie infettive; può anche comparire nei primi giorni che seguono narcosi eterea, in seguito ad aspirazione (broncopolmonite da aspirazione o ab ingestis) di materiale nelle vie bronchiali (muco, saliva, alimenti) in soggetti gravemente ammalati e incoscienti, affetti da paresi o paralisi dei muscoli della deglutizione; può essere anche conseguente a inalazioni di vapori e di gas irritanti, capaci di provocare primitivamente un'infiammazione delle vie bronchiali.

Medicina

La broncopolmonite è frequente nell'età infantile; compare generalmente come complicazione di una malattia infettiva dell'infanzia e si manifesta con un aumento progressivo o anche rapido della febbre, tosse e prostrazione. Nell'adulto colpisce in genere individui già debilitati e anziani. La più tipica è quella che compare durante l'influenza. La terapia, oltre a idonee misure dietetiche e ambientali, prevede la somministrazione mirata di antibiotici in base al germe responsabile del processo infettivo. Altre forme di broncopolmonite sono: broncopolmonite pseudolobare, nella quale i focolai tendono a confluire; broncopolmoniti stafilococciche, di interesse pediatrico, caratterizzate talvolta dalla presenza di bolle spesso multiple, che possono raggiungere un volume considerevole, spostando il mediastino e comprimendo il polmone opposto. La broncopolmonite da pneumococco è ancora oggi frequente mentre quelle da stafilococco e da streptococco sono diventate rare e nel contempo sono progressivamente emersi nuovi agenti eziologici, alcuni dei quali destano preoccupazione perché difficilmente debellabili con le comuni terapie. Alcune broncopolmoniti, che colpiscono soggetti giovani e adulti in buona salute, sono di origine virale: tra esse la broncopolmonite da Haemophilus influentiaee la broncopolmonite da Mycoplasma pneumoniae. Fra quelle di difficile eradicazione vi sono le broncopolmoniti dei soggetti ricoverati in ospedale, provocate da germi spesso resistenti alla maggior parte degli antibiotici. Un capitolo a parte è infine quello delle broncopolmoniti che colpiscono i soggetti con deficit immunitario, congenito o acquisito (terapia con farmaci citotossici, o immunodeficienza da AIDS. Nei malati di AIDS sono particolarmente frequenti e temibili le broncopolmoniti da funghi (Candida e Aspergillus) e da Pneumocystis carinii, che spesso costituiscono la patologia terminale di questi soggetti.

Veterinaria

Si ricordano: broncopolmonite (o bronchite) infettiva degli equini (o morbo di Bruxelles) malattia che colpisce indistintamente tutti gli Equidi e, meno frequentemente, i bovini. È provocata da virus filtrabili e, pur essendo un'affezione molto contagiosa, non è trasmissibile all'uomo. Tra i vari sintomi si hanno comparsa di febbre fugace, inappetenza, congiuntivite purulenta, edemi all'addome, alle articolazioni e alla gola. Si cura con sulfamidici e antibiotici; broncopolmonite ab ingestis, caratterizzata da intensa dispnea (testa stesa sul collo), narici enormemente dilatate e, a volte, respirazione a bocca aperta; broncopolmonite enzootica dei vitelli, sostenuta da virus, che ha una notevole importanza specie se considerata in relazione ai moderni allevamenti artificiali, in quanto questa malattia rimaneva nell'ambiente e si ripeteva di anno in anno. La tosse compare nei vitelli quando si ha già abbattimento, alterazione della respirazione, dispnea corrispondente a un processo broncocatarrale diffuso. La profilassi consiste in alimentazione razionale e vita all'aperto.

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