casuale

agg. [sec. XIV; dal latino tardo casuālis, da casus, caso]. Che dipende dal caso, accidentale, fortuito: una coincidenza casuale. Con accezioni specifiche: A) in fisica e in statistica, fenomeno casuale o aleatorio, fenomeno, o evento, che si verifica per puro effetto del caso e, quindi, è sottoposto alle leggi della probabilità. In particolare, in statistica, variabilecasuale, numero casuale, campionecasuale B) Nella teoria degli errori, errore casuale, errore inevitabile in una misurazione, dovuto al caso nel significato statistico. C) Diritto casuale, somma versata dal cittadino a favore del personale dell'amministrazione pubblica a titolo di compenso per una prestazione non strettamente legata ai suoi compiti amministrativi. Tali compensi sono stati regolati da leggi speciali e gestiti fuori bilancio. L'uso risale al 1874, quando i ricevitori del Registro furono incaricati di fare ricerche di registrazioni, di atti registrati, estratti di registrazioni di atti e scritture, copie di atti o di scritture e autorizzati a percepire per ogni atto un piccolo emolumento dal privato, che ne faceva richiesta. La prassi ricevette ulteriore consacrazione giuridica con il RD 30 dicembre 1923, n. 3269, che dichiarava “dovuti tali diritti”. Analogamente avvenne per i servizi catastali (RD 30 dicembre 1924, n. 2102). Nuove tabelle vennero fissate dal RDL 15 novembre 1937, n. 2011. La legge 26 settembre 1954, n. 869, dichiarava tali compensi contrari all'art. 74 della Costituzione repubblicana e li sopprimeva, a eccezione di quelli pertinenti a una prestazione “per servizi resi al privato nel suo particolare interesse” e degli emolumenti riconosciuti ai conservatori dei registri immobiliari dalla legge 26 settembre 1954, n. 870, questi ultimi poi soppressi con legge 15 novembre 1973, n. 734.

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