cavallétto

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sm. [sec. XIV; propr. dim. di cavallo].

1) Nelle costruzioni edilizie, elemento di sostegno costituito da coppie di puntoni, uniti a forma di V rovesciata, sui quali si posano delle tavole che costituiscono piani di lavoro. Cavalletti più leggeri, in genere a elementi in tubolare metallico, servono per delimitare dal traffico un'area di lavoro.

2) Elemento di sostegno di tipo più semplice, fermato da un telaio rettangolare provvisto di appoggi sistemati trasversalmente alla base dei ritti, usato specialmente dai pittori per reggere la tavola o la tela da dipingere. Fig.: mettere sul cavalletto, dare inizio a un'opera; togliere dal cavalletto, terminare un dipinto; pittura da cavalletto, eseguita su tela o su tavola e distinta da quella murale. Anche il sostegno di funzione analoga usato dagli scultori e costituito da un piano quadrato girevole sorretto da tre o quattro gambe.

3) Nome generico dei sostegni metallici o di legno per apparecchiature fotocinematografiche.

4) Strumento di tortura di varia forma su cui un tempo si facevano sedere o sdraiare l'imputato o il testimone per costringerli a confessare sottoponendoli a tormenti: dare il cavalletto, condannare alla pena del cavalletto.

5) Sostegno, costituito da una struttura di legno, ferro o cemento armato, disposto lungo la linea di trasporto per teleferiche, funivie, ecc. allo scopo di sorreggere la fune (e anche più funi), quando l'impianto non è realizzato in un'unica campata. È detto anche pilone. I cavalletti possono essere di appoggio, quando la risultante degli sforzi esercitata dalle funi sul sostegno è diretta verso il basso, di ritenuta in caso contrario. Il sostegno delle funi sul cavalletto è costituito da rulli per le funi mobili e da opportune guide (scarpe) per le portanti.

6) Struttura usata per sostenere un carico avente uno sviluppo in altezza relativamente grande rispetto alle dimensioni trasversali. Può essere in legno (generalmente per impianti per i quali non è prevista una lunga durata) o in elementi metallici saldati o chiodati. In officina, il cavalletto viene impiegato per sostenere macchinari o strutture in corso di montaggio o smontaggio per agevolare il lavoro degli operai.

7) Traversa di metallo usata nelle caldaie a tubi di fumo delle locomotive come rinforzo della cassa a fuoco.

8) Nell'industria delle pelli: cavalletto per scarnare, bancale inclinato a superficie semicilindrica, sul quale il conciatore eseguiva manualmente la scarnatura e la purga delle pelli, operazioni che oggi vengono eseguite a macchina; cavalletto trasportatore, sostegno munito di ruote, costituito nella parte superiore da una traversa orizzontale in legno arrotondata, sostenuta da due fiancate inclinate pure in legno. Esso viene utilizzato per appoggiarvi le pelli dopo ciascuna fase della lavorazione e per poterle trasferire da una macchina all'altra.

9) Nell'estrazione petrolifera, cavalletto di pompamento, lo stesso che bilanciere di pompamento.

10) Cavalletto dendrometrico, sorta di grosso calibro in metallo o in legno impiegato per misurare il diametro dei tronchi d'albero.

11) In agricoltura, porzione rettangolare di terreno larga da 3 a 6 m con superficie baulata, fiancheggiata da due scoline per la raccolta dell'acqua piovana eccedente. Nella sistemazione di terreni a cavalletto (o alla bolognese), tipica delle zone pianeggianti del Bolognese e del Ferrarese, i cavalletti vengono coltivati ad alberi da frutto e si alternano ai padiglioni, ossia ad analoghi appezzamenti anch'essi baulati ma di superficie molto più grande e con colture erbacee.