cima

Indice

sf. [sec. XIII; dal greco kyma, germoglio, tramite il latino cyma].

1) Il punto più elevato, la sommità di qualche cosa: le cime dei capelli; “I capitelli ... alla cima della colonna” (Algarotti). In geografia, la parte più elevata di un'altura, di un monte; per estensione, il rilievo stesso: “Città ... posate sulle cime dei monti” (E. Cecchi). In botanica, parte terminale della chioma di un albero o di uno dei suoi rami. Punta di erbe, fronde, ecc. Ramificazione a cima, quella in cui la crescita del meristema apicale dell'asse principale (fusto) si interrompe con la produzione di un fiore o di un'infiorescenza ovvero per la caduta o l'essiccamento della gemma apicale, per cui nel successivo sviluppo tale asse viene sopravanzato dagli assi secondari (rami), i quali si sviluppano nel medesimo modo. A seconda del numero dei rami in cui si divide ciascun apice la cima si dice unipara (monocasio), bipara (dicasio), multipara (policasio, pleiocasio). Infiorescenza a cima, infiorescenza con struttura simile alla precedente; cima di rapa, infiorescenze di rapa, (broccolo).

2) Fig., grado massimo di valore attribuito a una persona, a un oggetto: quel ragazzo era una cima a scuola; una cima d'uomo, individuo eccellente in ogni attività; anche iron.: cima di furfante, furfante patentato.

3) Estremità, orlo, margine: sporgersi dalla cima della scogliera; da cima a fondo, da un'estremità all'altra; in cima, sul margine, all'estremità; in cima al foglio.

4) Cima di Bitonto, varietà di olivo, sinonimo di barese.

5) Tipica e apprezzata specialità gastronomica genovese consistente in una larga fetta di petto di vitello farcita con un composto di carne, animelle, mollica di pane, piselli, uova, formaggio, aromi; il tutto lessato e servito freddo.