datazióne (epigrafia)

stima dell'età di un'iscrizione epigrafica. La datazione delle iscrizioni, quando la data non è indicata nel testo, rappresenta uno dei problemi più importanti per l'epigrafista. Stabilita dagli specialisti l'insufficienza del solo criterio paleografico (esame delle caratteristiche del testo, della scrittura, del materiale o della tecnica di incisione), i criteri di datazione oggi generalmente usati sono sia interni (dati derivati dal contenuto del testo) sia esterni (dati ricavabili dal luogo e dalle condizioni del rinvenimento, dal materiale, dalla forma e dall'andamento delle lettere, ecc.). Per l'epigrafia greca sono indicativi fino al sec. V l'uso delle scritture sinistrorsa, bustrofedica o stoichedica e le diversità tra alfabeti e tra dialetti delle varie zone. In tale epoca le lettere avevano una purezza geometrica, che conservarono per la maggior parte del sec. IV; subentrò poi la tendenza a curvare alcune linee rette e a impicciolire le lettere tonde. Verso la metà del sec. III si usarono lettere apicate, mentre epsilon, sigmadomega assumevano la forma lunata. Per l'epigrafia latina, le lettere eleganti, quasi iscrivibili in un quadrato, della prima età imperiale si possono sicuramente distinguere, per esempio, da quelle di età repubblicana o da quelle più allungate del sec. III o IV d. C.

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