eccitabilità

Indice

Lessico

sf. [sec. XVIII; da eccitabile].

1) L'essere eccitabile, emotività.

2) In biologia, proprietà di alcune strutture viventi che consiste nella capacità di rispondere a stimoli di varia natura (elettrici, chimici, meccanici, luminosi, ecc.) con modificazioni caratteristiche del proprio stato fisico.

Biologia

Generalmente i fenomeni dell'eccitabilità seguono la legge del “tutto o nulla”: infatti esiste una soglia di eccitabilità al di sotto della quale il substrato è ineccitabile, mentre per stimoli più intensi di quelli liminari la risposta resta invariata, cioè non aumenta proporzionalmente all'intensità dello stimolo. Le tipiche strutture eccitabili degli animali superiori sono il tessuto muscolare e il tessuto nervoso. In quest'ultimo la risposta a stimoli eccitatori consiste nell'insorgenza di potenziali d'azione (o impulsi nervosi) che si propagano lungo le fibre e che si trasmettono da una fibra all'altra mediante le sinapsi. Il tessuto muscolare risponde, invece, agli stimoli eccitatori con manifestazioni di tipo contrattile. Alla base di tali fenomeni vi è un identico meccanismo chimico-fisico, che comporta modificazioni elettriche e scambi elettrolitici a livello della membrana cellulare (vedi anche bioelettricità). L'eccitazione di un substrato biologico determina l'aumento del consumo di energia e del metabolismo cellulare; stimoli ripetuti possono pertanto provocare l'esaurimento delle riserve energetiche cellulari e l'accumulo nella cellula di materiali di rifiuto (cataboliti). Tale condizione si accompagna a uno stato transitorio di ineccitabilità, detto “ineccitabilità da fatica”, che non va confuso con il fenomeno della refrattarietà, cioè con il blocco completo o la riduzione dell'eccitabilità che si verificano fisiologicamente subito dopo lo stimolo. Per effetto di stimoli troppo intensi o prolungati alcuni recettori possono ridurre la propria eccitabilità attraverso l'aumento della soglia di stimolazione; tale fenomeno viene detto adattamento. Un esempio tipico è l'adattamento dei fotorecettori della retina a stimoli luminosi intensi. D'altra parte l'eccitabilità è largamente influenzata dalle condizioni del tessuto e, in particolare, dal livello di ossigenazione e di nutrizione delle cellule. A livello cardiaco stati di ipossia o alterazioni del circolo coronarico, che compromettano la regolare nutrizione del miocardio, sono spesso la causa dei disturbi dell'eccitabilità che si manifestano sotto forma di aritmie (extrasistoli, flutter, fibrillazione, tachicardia parossistica, ecc.). I farmaci antiaritmici che vengono adoperati in tali circostanze agiscono essenzialmente come normalizzatori dell'eccitabilità cardiaca.

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