formale (aggettivo)

Indice

Lessico

agg. [sec. XIV; dal latino formālis]. Che è relativo alla forma.

1) In filosofia, causa formale, in senso aristotelico, è ciò che porta la materia dalla potenza all'atto, seguendo un modello ideale o principio formale; in senso scolastico, ciò che possiede un'esistenza attuale, effettiva; concetto formale di una cosa è, quindi, ciò che la individua e caratterizza, il suo più proprio principio d'intelligibilità, contrapposto agli elementi materiali o accidentali; logica formale è quella parte della logica che concerne il ragionamento puro, prescindendo dai contenuti cui via via si applica e dalle accidentalità psicologiche del soggetto che lo compie; formale è l'etica kantiana, che prescinde dai contenuti dell'agire e si ispira solo alla pura forma della legge morale universale.

2) In diritto, legge in senso formale, quella che emana dagli organi legislativi deputati dal popolo, mentre la legge in senso materiale ha il contenuto di legge, non la forma, essendo di carattere amministrativo.

3) In pedagogia, educazione formale, ogni attività di formazione, deliberatamente svolta, mirante allo sviluppo delle facoltà intellettuali e alla acquisizione di conoscenze generali e specifiche, incluse quelle che conducono all'ottenimento di competenze professionali. Per educazione informale si intende, invece, quell'insieme di fenomeni che, al di fuori di una deliberata volontà di specifica azione formativa, influenzano gli atteggiamenti, i comportamenti, le conoscenze e i modi di pensare.

4) Nel linguaggio comune, che è espresso nelle forme dovute: dichiarazione formale; esplicito, solenne: promessa formale; in senso spregiativo, esteriore, apparente: la sua cortesia è soltanto formale.

5) In geologia, unità stratigrafica formale, unità stratigrafica riconosciuta, che occupa un determinato posto gerarchico, definita da una sezione tipo e da una località tipo.

6) In logica matematica, sistema formale, concetto che nasce dal tentativo di unificare due nozioni intuitive, quella di teoria e quella di procedimento effettivo di generazione.

Logica matematica

Intuitivamente una teoria è specificata da un insieme di assiomi da cui ricavare i teoremi applicando procedimenti di inferenza corretti. Per converso, un procedimento effettivo di generazione è un insieme di prescrizioni che dice come costruire dati oggetti a partire da un insieme iniziale, in modo puramente meccanico. C'è un'analogia, quindi, tra gli assiomi di una teoria e gli oggetti da cui si parte in un procedimento di generazione come pure tra i teoremi e gli oggetti costruiti, per cui si può porre la seguente definizione generale: dato un insieme finito di simboli A, un sistema formale su A è specificato da un insieme finito di parole (successioni finite di simboli di A) che sono gli assiomi del sistema e da un insieme finito di regole del tipo Bi,..., Bn/B, dove i Bi sono parole. I teoremi del sistema sono tutte le parole ottenibili applicando le regole a partire dagli assiomi. Con questo concetto è possibile assimilare le teorie a sistemi di generazione e quindi vederle come oggetti combinatori. È da un punto di vista di questo tipo che prende le mosse la matematica di Hilbert nello studio delle teorie matematiche note sotto il nome di formalismo. Sono possibili altre definizioni, ma tutte hanno la caratteristica sopra ricordata di porsi come punto di incontro tra il concetto di teoria e quello di procedimento di generazione.

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