giràndola

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sf. [sec. XV; da girare].

1) Fuoco artificiale che, una volta acceso, gira velocemente intorno a un perno centrale, creando un effetto di ruota luminosa che si sfrangia verso la periferia. È costituita da un tubo, di cartone o di legno, forato alternativamente sui due lati, contenente la miscela pirotecnica; si possono avere anche più tubi disposti a raggera. Le scintille luminose escono dai fori insieme con i gas di combustione che, per reazione, provocano la rotazione del tubo (o dei tubi) intorno al perno.

2) Con riferimento al veloce moto rotatorio del fuoco d'artificio, per estensione: A) Giocattolo costituito da un mulinello in miniatura (di carta, cartone, legno leggero, plastica variopinta) sorretto da uno stelo in legno che ne costituisce l'impugnatura; si imprime alle pale un moto rotatorio sfruttando l'impeto del vento o la velocità della corsa. B) Gioco d'acqua ottocentesco formato da diversi zampilli disposti circolarmente. C) Banderuola metallica, indicante la direzione del vento, posta sulla sommità degli edifici. D) Tipo di candelabro in uso nei sec. XVII e XVIII. Di forma circolare e a più luci, con fusto in legno o in bronzo, dorata o argentata, con bracci contorti nello stile rococò, la girandola costituiva nell'arredamento un elemento quanto mai decorativo per il gioco ornamentale dei cristalli pendenti.

3) Fig., persona incostante e volubile; non comune, arzigogolo, intrigo, imbroglio; vertiginoso susseguirsi di avvenimenti, persone o altro: una girandola di notizie, un loro susseguirsi vorticoso, incalzante.