litis aestimatio

loc. latina (propr. valutazione dell'oggetto della lite). Nel processo formulare romano celebrato nel periodo classico, diritto del convenuto a trattenere la cosa richiesta dall'attore dietro pagamento di una somma in danaro adeguata al valore della cosa; il convenuto inoltre poteva preferire la condanna alla restituzione della cosa. Questo perché, spiega Gaio, la condanna nei processi formulari, che si concludevano appunto con una condanna, era concepita come valutazione del bene richiesto dall'attore con una somma in danaro.

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