Descrizione generale

sf. [sec. XIX; da mico-+-osi]. Malattie infettive provocate da funghi penetrati nell'organismo attraverso la cute, le mucose o l'albero respiratorio. A seconda della localizzazione, le infezioni fungine si distinguono in cutanee, sottocutanee e profonde, queste ultime conseguenti a inalazioni e aventi come sede primaria il polmone, dal quale si può avere successivamente una diffusione a tutti gli organi attraverso la corrente sanguigna. Generalmente i funghi infettano i tessuti superficiali (cute, peli, unghie) e le mucose, cioè le superfici interne di organi (per esempio la bocca). La maggior parte delle micosi viene trasmessa all'uomo dall'ambiente esterno, per contatto diretto interumano o per contatto indiretto con materiali infetti (biancheria, indumenti, strumenti professionali). Possono anche essere trasmesse da animali (cani, gatti, bovini) o attraverso il terreno. I miceti prediligono il clima caldo e umido e i ristagni d'acqua, per cui i bordi delle piscine, le saune e le docce rappresentano ambienti in cui è possibile contrarre facilmente le infezioni micotiche, in particolare la micosi dei piedi (comunemente chiamata "piede d'atleta"). Questi microrganismi, invisibili a occhio nudo, si annidano con più frequenza nelle regioni del nostro corpo dove possono trovare le condizioni ideali per la riproduzione ovvero quelle zone caratterizzate da un'elevata umidità cutanea e da un'abbondante sudorazione, per esempio le ascelle, le regioni peringuinali, gli spazi interdigitali delle mani e dei piedi e il cuoio capelluto. Esistono vari tipi di infezioni micotiche che si differenziano per localizzazione e tipologia. Un'importante distinzione è quella fra infezioni che colpiscono i soggetti sani (per esempio le micosi dei piedi) e quelle, cosiddette opportunistiche, che si sviluppano esclusivamente nei soggetti indifesi dal punto di vista immunitario (per esempiol'aspergillosi). Le condizioni che predispongono alle infezioni opportunistiche, oltre all'AIDS, sono le neoplasie maligne, i linfomi, i trattamenti prolungati con antibiotici, con cortisonici e con farmaci immunosuppressori e le radiazioni ionizzanti.

Patologia: generalità

L'attecchimento dei funghi nei soggetti sani può essere provocato da cattive condizioni igieniche, da squilibri nutrizionali, o da modificazioni dello stato normale degli organi: per esempio il cambiamento della flora intestinale o vaginale, un'infiammazione cronica di una mucosa, gravidanza (nelle donne in gravidanza è frequente per esempio la candidosi vaginale). . Clinicamente le micosi si manifestano con sintomi e segnidi diversa entità a seconda del tipo di infezione e delle condizioni dell'ospite: da semplici manifestazioni cutanee locali, quali prurito o arrossamenti, a sintomi più gravi nelle forme profonde e diffuse. La diagnosi viene formulata in base ai risultati ottenuti da due ordini di indagini: da una parte l'esame microscopico del materiale proveniente dalle lesioni o di un frammento di biopsia, dall'altra gli esami di laboratorio che dimostrano la presenza di anticorpi specifici contro il fungo responsabile (test sierologici). La terapia delle infezioni fungine si articola su trattamenti a base di farmaci antifungini: nei trattamenti locali, per le forme cutanee e mucose, vengono impiegati in genere preparati topici a base di antimicotici imidazolici: clotrimazolo, econazolo, ketoconazolo, miconazolo, ecc.; nella terapia sistemica, necessaria nelle infezioni ungueali o al cuoio capelluto, o quando la micosi è refrattaria alla terapia, molto estesa o disseminata, si utilizzano antifungini per bocca, quali fluconazolo, itraconazolo, terbinazina, griseofulvina, amfotericina B: quest'ultima, molto potente e dotata di notevole tossicità, è usata nelle infezioni profonde e diffuse.

Patologia: la micosi fungoide

La micosi fungoide è un tumore maligno della pelle, un linfoma a cellule T con decorso cronico, che colpisce soprattutto la cute e occasionalmente gli organi interni. Comincia con delle lesioni cutanee simili a un eczema diffuso o alla psoriasi e che poi progredisce con la comparsa di noduli e di chiazze di infiltrazione profonda della pelle. Istologicamente è un linfoma maligno che nel suo decorso interessa, nelle fasi terminali, anche i linfonodi.

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