mielite

sf. [sec. XIX; da mielo-+-ite]. Sindrome infiammatoria acuta o subacuta del midollo spinale che può insorgere nel corso di malattie infettive (vaiolo, scarlattina, influenza, erisipela, ecc.). La mielite trasversa inizia rapidamente e spesso in modo istantaneo (mielite apoplettiforme) con febbre e segni di lesione spinale trasversa (anestesia, perdita dei riflessi, paralisi vescico-rettale, piaghe da decubito) a localizzazione varia con il variare della sede della lesione anatomica; dopo un periodo di stasi è possibile una parziale regressione dei sintomi con limitato ripristino della motilità e della sensibilità oppure la trasformazione della paralisi flaccida in spastica, oppure un'evoluzione progressiva con estensione ascendente della paralisi. La mielite disseminata è caratterizzata da numerosi focolai mielitici in tratti più o meno estesi del midollo e da sintomi che variano in rapporto alle diverse sedi (paralisi o paresi, alterazioni della sensibilità, fenomeni di irritazione meningea, disturbi sfinterici, ecc.) e da segni più o meno gravi di uno stato infettivo. La malattia può guarire completamente oppure lasciare postumi più o meno gravi. Talora la mielite disseminata è preceduta da nevrite ottica e prende il nome di neuromielite ottica.

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