Lessico

sf. [sec. XVII; dal latino missío-ōnis, da mittĕre, mandare].

1) Il mandare o l'essere mandato in un luogo o presso qualcuno per assolvere un compito, svolgere un incarico, esercitare un ufficio per lo più importante; l'ufficio, l'incarico stesso: andare, mandare in missione segreta; mi è stata affidata una missione pericolosa; missione di guerra; missione diplomatica. Per estensione, il complesso delle persone inviate in qualche luogo o presso qualcuno con uno speciale incarico: faceva parte della missione italiana al congresso.

2) Fig., dovere, funzione particolare: la missione educatrice della scuola, della famiglia. Alto e importante compito morale che richiede dedizione completa e spirito di sacrificio: la missione del medico; l'insegnamento è una missione.

3) Invio di missionari in una regione per diffondervi una dottrina religiosa, in particolare quella cristiana; l'opera stessa di propaganda, il complesso dei missionari di un determinato luogo e la loro sede: ha chiesto di essere destinato alle missioni; le missioni cattoliche in Africa; chiedere asilo presso una missione.

4) Non comune nel senso del latino missio.

Diritto internazionale

Missione diplomatica: il complesso di persone e organi incaricati di rappresentare stabilmente il proprio Stato presso uno Stato straniero. La compongono agenti diplomatici la cui gerarchia venne fissata fin dal Congresso di Vienna (1815); ambasciatori, legati e nunzi pontifici, ministri plenipotenziari, inviati straordinari e incaricati d'affari. La missione diplomatica è attualmente regolata da una convenzione sottoscritta a Vienna il 18 aprile 1961. Gli agenti diplomatici sono i funzionari che in modo permanente o temporaneo rappresentano il loro Stato nel territorio dello Stato straniero, col quale trattano nell'interesse dello Stato mandante. L'agente diplomatico è investito delle sue funzioni dopo l'accreditamento, costituito dalle dichiarazioni concordi anche se indipendenti da parte dei due Stati interessati e preceduto dal gradimento dello Stato che lo accoglie nonché dalla presentazione a questo delle lettere credenziali. L'insieme degli agenti diplomatici accreditati presso uno Stato prende il nome di corpo diplomatico. Ogni agente ha diritto a un particolare trattamento di favore (immunità diplomatiche) da parte dello Stato che lo ospita. Le immunità diplomatiche riguardano l'inviolabilità personale e della sede della missione diplomatica, la libertà e l'inviolabilità della corrispondenza, l'esenzione dalla giurisdizione civile e penale e dai tributi diretti. La missione diplomatica cessa con la morte dell'agente diplomatico, con l'estinzione dello Stato che ha inviato o accreditato l'agente, con la perdita del diritto di legazione come effetto della perdita dell'indipendenza da parte di uno dei due Stati, con la notifica della lettera di richiamo o dichiarazione dello Stato mandante di ritirare l'agente nei confronti dello Stato dove è sita la missione diplomatica; quest'ultimo Stato deve rilasciare la lettera di riaccreditamento. Lo Stato presso cui l'agente è accreditato può inoltre far cessare la missione diplomatica col rinvio dell'agente allo Stato mandante (consegna dei passaporti).

Diritto canonico

Con missione canonica si intende una serie di predicazioni straordinarie fatte nelle parrocchie; un territorio in cui sono stabiliti dei missionari; l'autorizzazione a predicare data dal superiore competente o conferita attraverso l'ufficio ricevuto; il termine si estende anche all'insegnamento delle scienze ecclesiastiche nelle università e nei seminari.

Religione : le missioni cattoliche

Sono diffuse in tutto il mondo tramite istituti religiosi, che hanno come unico scopo la diffusione del Vangelo fra i non cristiani; divise in prefetture apostoliche e (dal sec. XVII) in vicariati apostolici, esse dipendono dalla Congregazione per l'Evangelizzazione dei popoli. Le principali sono: le Missioni Estere di Parigi, il più antico istituto missionario, fondato da F. Pullu e P. Lambert de la Motte nel 1660 a Parigi per la preservazione della fede tra i cristiani e l'evangelizzazione degli infedeli, approvato nel 1664. Nel 1990 aveva 24 missioni affidate a 459 membri. Il Pontificio Istituto delle Missioni Estere (PIME), costituito con un motu-proprio di Pio XI (1926) unificando l'Istituto per le missioni estere di Milano sorto nel 1850 e il Pontificio Seminario dei SS. Apostoli Pietro e Paolo di Roma sorto nel 1874. L'istituto ha come scopo la propagazione della fede nel mondo; nel 1990 contava 637 membri distribuiti in 34 case; ha la curia generalizia a Roma. Le Missioni Estere degli Stati Uniti d'America, società sorta per volontà dell'episcopato statunitense per l'evangelizzazione degli infedeli; fu fondata nel 1911 dai padri G. A. Walsh (1867-1936) e T. Price (1860-1919) e approvata nel 1930. Nel 1990 contava 780 membri distribuiti in 53 case. Le Missioni Estere di S. Giuseppe di Mill Hill, società fondata nel 1866 da Herbert Vaugan in Gran Bretagna e approvata nel 1908; ha come scopo la propagazione del Vangelo fra gli acattolici fuori Europa. Nel 1990 contava 798 membri con 27 case. § Seriamente impegnati nel lavoro missionario sono anche i gesuiti, i cappuccini, i salesiani, i maristi, la Società dell'Apostolato Cattolico. Espressamente dediti all'attività missionaria sono i missionari dello Spirito Santo, i missionari del Verbo divino, i comboniani, gli xaveriani e i missionari appartenenti all'Istituto Missioni Consolata di Torino. L'Istituto delle Missioni Estere di Parigi nel 1996 aveva 20 case affidate a 407 religiosi; il Pontificio Istituto delle Missioni Estere (P.I.M.E.) contava 667 membri distribuiti in 39 case; le Missioni Estere degli Stati Uniti d'America, erano costituite da 840 religiosi in 74 case; le Missioni Estere di s. Giuseppe di Mill Hill avevano 756 membri con 35 case. L'Istituto Missioni Consolata (IMC) nel 1996 contava 1015 confratelli in 236 case; le suore missionarie della Consolata erano 991 in 155 case.

Religione : le missioni protestanti

Notevole anche l'attività svolta dalle missioniprotestanti a partire dalla fine del sec. XVIII. All'inizio del sec. XX le molte società missionarie che agivano indipendenti furono istituzionalizzate in consigli nazionali e internazionali e si ebbe così l'International Missionary Council (1921), integrato nel 1961 nel Consiglio Ecumenico delle Chiese. Grande importanza è stata data dalle missioni protestanti anche al settore medico-sanitario (basti citare i nomi di Livingstone, che fu un medico-missionario, e del dottor Schweitzer). Frutto di questo intenso lavoro furono sei milioni di convertiti fino al 1939. L'opera di proselitismo fu molto intensa nell'America Latina, in particolare nel Brasile. Tentativi meno riusciti furono compiuti anche nel Medio Oriente, in Indonesia, nel Giappone e nell'Africa centromeridionale.

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