regime (geografia)

complesso delle variazioni di portata di un corso d'acqua in conseguenza dei cambiamenti climatici stagionali e in particolare dell'andamento pluviometrico. Hanno inoltre influenza sul regime fluviale molti altri fattori come l'ampiezza del bacino, la lunghezza del corso d'acqua, l'azione regolatrice di laghi e di ghiacciai, la natura geologica dei terreni, ecc. Si dicono semplici i regimi caratterizzati dal succedersi, nel corso dell'anno, di due soli periodi con valori di portata nettamente contrastanti: uno di piena e uno di magra; ciò in conseguenza della dipendenza del regime da un solo fattore dominante per l'alimentazione. Complessi si dicono, invece, i regimi influenzati da più di un fattore, motivo per cui presentano una maggiore variabilità nella portata con più di un minimo e di un massimo. Un fiume che riceve apporti d'acqua in periodi diversi da affluenti caratterizzati da regimi differenti, così da non presentare sensibili oscillazioni di portata, si dice a regime compensato. In base all'alimentazione si distinguono: regimi di tipo pluviale, regolati dall'andamento delle precipitazioni piovose: i periodi di piena e di magra corrispondono ai massimi e ai minimi di precipitazioni; regimi di tipo nivale, in cui predomina l'apporto per fusione delle nevi; regimi di tipo glaciale, propri dei fiumi con bacino coperto per almeno 1/5 da ghiacciai: le portate massime si verificano in estate per la fusione dei ghiacci; regimi di tipo nivopluviale, influenzati tanto da fusione delle nevi quanto dalle piogge: se il massimo dovuto alle piogge supera quello relativo alla fusione delle nevi, si parla di regimi pluvio-nivale.

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