religióne, guèrre di-

conflitti armati europei provocati dall'intolleranza religiosa. Nel Medioevo lo spirito della “crociata” contro gli infedeli accampati sui Luoghi Santi rivisse a più riprese contro gruppi ereticali. Si ebbero crociate contro le eresiecatare, albigesi, valdesi. In età moderna il motivo religioso fu più spesso un pretesto, una bandiera, per mascherare mire egemoniche, contrasti economici, interessi politici, come nelle guerre tra Inghilterra e Spagna, tra Olanda e Spagna, nella guerra dei Trent'anni, ecc.: conflitti che abbracciano l'arco di un secolo, dalla pace di Cateau-Cambrésis (1559) alle paci di Vestfalia (1648). Tuttavia con l'espressione “guerre di religione” si intendono soprattutto quelle che, forse più giustamente, furono anche definite “guerre civili” e che insanguinarono la Francia dal 1562 al 1598: “civili”, perché almeno concomitanti con gli innegabili motivi religiosi, furono, prima, le lotte di potere tra i grandi clan feudali e, poi, le rivendicazioni socio-economiche della ricca e intraprendente borghesia contro l'accentramento monarchico. Il calvinismo, represso e perseguitato sin dai tempi di Francesco I e di Enrico II, vale a dire dalla prima metà del sec. XVI, aveva ciononostante continuato a diffondersi in Francia. La scoperta della congiura di Amboise (1560) costituì il primo atto ufficiale dello scontro tra il partito cattolico (capeggiato dai Guisa) e quello ugonotto (con a capo il Condé) per il controllo del governo. D'altra parte, il fallimento, l'anno successivo, del colloquio di Poissy metteva in evidenza anche l'impossibilità di un compromesso teologico tra le due Chiese. In questa situazione la decisione di Caterina de' Medici (gennaio 1562) di concedere ampia facoltà di culto agli ugonotti sembrava essere un apprezzabile atto politico; sennonché il partito cattolico reagì con il “massacro di Vassy” (sessanta morti e duecento feriti) che, il 1º marzo 1562, diede il via alla guerra. Si è soliti distinguere otto guerre di religione, in realtà però si tratta piuttosto di otto episodi di un unico lungo conflitto. Il primo inizia da Vassy e termina con la pace di Amboise (1563); il secondo inizia nel 1567 e termina con la Pace di Longjumeau (23 marzo 1568); il terzo si conclude con l'Editto di Saint-Germain (8 agosto 1570); il quarto (1572-73) inizia con la notte di San Bartolomeo; il quinto (1575-76) finisce con la Pace di Beaulieu a seguito della quale si crea la Lega cattolica; il sesto termina con la Pace di Bergerac (17 settembre 1577); il settimo (1580) si conclude con la Pace di Fleix (26 novembre 1580); l'ottavo infine è detto anche “la guerra dei Tre Enrichi”: iniziò a seguito del Trattato di Nemours (7 luglio 1585) e si concluse con l'abiura di Enrico di Navarra (1593), la sottomissione dei capi della Lega cattolica e la promulgazione dell'Editto di Nantes (1598). La lunga contesa, durante la quale perirono quasi tutti i grandi capi storici (da Francesco di Guisa, 1563, al Montmorency, 1567, al Condé, 1569, al Coligny, 1572; dal duca d'Angiò, 1580, a Enrico di Guisa, 1588, e allo stesso Enrico III), si chiuse quindi con un compromesso. Enrico IV, ex ugonotto, saliva al trono e l'Editto di Nantes chiudeva formalmente, ripudiandolo, il capitolo dell'intolleranza che era stato alla base del sanguinoso conflitto. La tolleranza, sancita dall'editto, non costituisce ancora un principio etico: è ben lontana dall'essere ispirata all'ideologia propugnata dai deisti inglesi del primo Settecento, ma costituisce ugualmente un momento di grande importanza per la Francia e per l'intera Europa. L'editto vede infatti il trionfo del principio dell'unità nazionale su quello dell'unità religiosa. È il coronamento dell'opera dei politiques, cattolici e calvinisti, che superando i rigorismi fideistici, di fronte allo sfacelo economico e sociale della Francia e al pericolo dell'intervento straniero (Spagna, Impero, Inghilterra), pensarono soprattutto alla salvezza della nazione. E questo nuovo principio, radicalizzandosi con Richelieu, portò all'assedio della Rochelle e al conflitto in Linguadoca, dove il motivo portante non fu più l'intolleranza religiosa (nuovamente smentita dalla Pace di Alais, 1629) ma la salvaguardia dell'unità dello Stato.

Trovi questo termine anche in:

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora