rivelazióne (religione)

Indice

Generalità

Nella fenomenologia storico-religiosa, passaggio da una condizione carente a una condizione di compiutezza mediante l'acquisizione di una particolare conoscenza. Questo passaggio si realizza in vari contesti storici: iniziazioni tribali e misteriche, nelle quali l'iniziando diventa iniziato anche per essere messo a parte di certa materia “segreta”; adesione a formazioni religiose dovute a una nuova concezione della sacralità rivelata da un fondatore, o da un profeta; movimenti di tipo gnostico fondati su una particolare “conoscenza” (gnosi). La validità della materia rivelata è di volta in volta garantita dal rito con cui viene comunicata, o facendola risalire a un essere mitico o divino, o dalla personalità del rivelatore, o da una qualche manifestazione prodigiosa.

Cristianesimo

Nella religione cristiana, la rivelazione è l'azione soprannaturale con cui Dio parla all'uomo, manifestandogli verità occulte, inconoscibili normalmente, con il solo ausilio dei sensi e della ragione. Il contenuto della rivelazione è l'argomento di tutta la Bibbia, perciò è arduo sintetizzarlo. Già nell'Antico Testamento vediamo che Dio comunica con l'uomo in molti modi: per esempio parla ad Abramo, a Mosè, a Elia, ecc., poiché “le cose occulte appartengono a Yahwèh, il nostro Dio, ma le cose rivelate sono per noi” (Deuteronomio 29, 29): per lo più comanda all'uomo per mezzo di angeli, oppure “l'Eterno si fa conoscere in visione e parla in sogno” (Numeri 12, 6). È questa la cosiddetta rivelazione verbale storico-personale. Nel Nuovo Testamento Dio si rivela pienamente nel Cristo e qui il termine rivelazione (greco apokálypsis, apocalisse) sarebbe la manifestazione di alcune verità mediante il dono di una speciale illuminazione, per cui “le cose occulte di Dio sono a noi rivelate per mezzo dello Spirito” (San Paolo, I Corinti 2, 10), meritate pienamente soltanto da coloro che “credono in Lui” (Romani 3, 21-22) e “lo amano” (I Corinti 2, 9); oppure visioni, apparizioni straordinarie, dono della profezia; e ancora manifestazione escatologica (parusía del Cristo), in cui i giusti si manifesteranno come figli di Dio. La rivelazione del Vangelo concerne verità manifestate dapprima agli apostoli, poi mediante loro a tutti gli uomini. Là dove il compimento escatologico e riflesso dell'autopartecipazione rivelante di Dio per mezzo di Cristo è presente in modo espresso, con struttura sociale e definitività escatologica, è dato da ciò che i cattolici chiamano Chiesa. Essa è destinataria e annunciatrice di questa rivelazione assoluta. Con la morte degli apostoli inoltre la Chiesa cattolica ritiene compiuta la rivelazione. La teologia contemporanea non esclude, nell'esperienza religiosa dell'umanità, un progresso nella conoscenza delle verità rivelate, grazie alla presenza dello Spirito Santo. Ammette inoltre tre forme di rivelazione (“semi di verità”) presso le religioni non cristiane e attraverso i filosofi e i poeti del paganesimo.

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