sfarfallaménto

Indice

Lessico

Sm. [sec. XIX; da sfarfallare].

1) Lo sfarfallare e in particolare l'uscita dell'insetto adulto dall'exuvia della neanide (per esempio Ametaboli) o dalla ninfa (Eterometaboli) o dalla pupa (Olometaboli).

2) In ottica e nella televisione, lo stesso che sfarfallio.

3) Nei motori a quattro tempi, il distacco della valvola dall'eccentrico o dagli organi interposti durante la fase di chiusura, causa il prevalere delle forze di inerzia su quelle di richiamo elastico delle molle. L'inconveniente si verifica ad alti giri: la valvola assume un moto libero che può concludersi con elevate accelerazioni di impatto contro la sede, con conseguente scheggiatura del piatto e sua successiva bruciatura. Lo sfarfallamento costituisce quindi un limite all'aumento del regime massimo di un motore; il suo studio teorico è alquanto complicato perché occorre considerare i fenomeni di risonanza delle molle e di tutta la catena cinematica eccentrico-valvola.

Zoologia

In genere le modalità dell'uscita dell'insetto non variano gran che da una semplice muta, tranne che negli Olometaboli che escono da un'apertura, sovente a forma di fessura, della cuticola pupale. Quando la pupa si trova conficcata nel terreno o nell'interno di tessuti animali o vegetali, la larva prepara, in genere, la via d'uscita all'adulto scavando, prima di impuparsi, la galleria verso l'esterno e lasciando solamente uno strato sottile che verrà poi eroso dall'adulto; in alcuni casi (per esempio in vari Lepidotteri e Coleotteri) la galleria viene completata e poi ne viene chiusa l'uscita con un tappo di rosura. Inoltre parecchi insetti (per esempio alcuni Lepidotteri) possono forzare l'uscita dal bozzolo secernendo liquidi che sciolgono la sostanza che tiene uniti i fili di seta. La fuoruscita dell'adulto è fondamentalmente dovuta a cause esterne anche se l'intensità dello sfarfallamento di una determinata specie di insetti è legata anche a fattori climatici, come nei Lepidotteri che hanno uno sfarfallamento molto più frequente col tempo umido, piovigginoso e di basse pressioni. Sempre considerando le varie specie di insetti si può avere sfarfallamento più o meno intenso secondo la luce e quindi in determinate ore del giorno. Durante lo sfarfallamento alcuni lepidotteri possono emettere un liquido, contenuto nell'intestino retto, detto meconio che, ricco di pigmenti rossi, viene sparso sulle foglie; pertanto quando gli sfarfallamenti di queste farfalle sono particolarmente numerosi in una piccola zona si trovano le piante imbrattate di goccioline rosse cui viene dato il nome di pioggia di sangue.

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