telecomposizióne

sf. [tele-+composizione]. Sistema di comando automatico delle compofonditrici monolineari, tipo linotype, che consente la composizione di testi senza l'intervento diretto dell'operatore sulla tastiera. La telecomposizione, estesa anche alle fotocompositrici, ha permesso un notevole aumento della velocità di composizione e il pieno impiego delle macchine, con relativo aumento della produzione; inoltre il testo preparato può essere trasmesso a grande distanza a ricevitori che, tramite impulsi elettrici, azionano la tastiera della compofonditrice. In tal modo, per esempio, può essere telecomposta in altra città l'intera edizione di un quotidiano. Nella telecomposizione il testo viene battuto su nastro perforato da un'apposita macchina che opera secondo un codice unificato, il quale indica tutte le operazioni che dovrà effettuare la compofonditrice o la fotocompositrice: giustificazione delle righe, maiuscole e minuscole, tondo e corsivo, titolo e spazi bianchi ecc. Il nastro viene introdotto in un lettore posto nella macchina e che agisce da operatore automatico, comandando la composizione e la fusione delle linee di caratteri secondo le informazioni trasmesse in codice. Nel caso di trasmissione a distanza, il lettore invia segnali elettrici in codice a un analogo lettore che a sua volta azionerà la tastiera della compofonditrice o della fotocompositrice, oppure a un apparecchio perforatore di nastro che verrà successivamente montato in macchina.

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