vaiolo delle scimmie

Malattia infettiva (monkeypox in inglese) causata da un virus della stessa famiglia del vaiolo (Poxvirus). Si tratta di una malattia epidemica diffusa soprattutto tra le scimmie e i piccoli roditori delle foreste pluviali dell'Africa centrale e occidentale (la denominazione "delle scimmie" è quindi riduttiva). Può essere occasionalmente trasmesso alla specie umana attraverso il contatto diretto con l'animale infetto o con i suoi fluidi. Ha una minore diffusione del vaiolo umano e generalmente comporta danni più lievi, ma in alcuni casi può risultare mortale.

Il virus colpisce prevalentemente i bambini. I sintomi sono simili a quelli del vaiolo umano: la malattia esordisce con febbre, brividi, cefalea, dolori muscolari, mal di schiena, stanchezza debilitante. Tra i sintomi specifici, invece, va segnalato un rilevante edema linfatico. Alcuni giorni dopo la comparsa della febbre, si sviluppa una caratteristica eruzione cutanea, di solito a partire dal viso per diffondersi poi nelle altre parti del corpo, soprattutto nella zona dei genitali e compresi i palmi delle mani e le piante dei piedi. Questa eruzione cutanea, come nel vaiolo umano, si manifesta sotto forma di macchie di colore rosso, che si trasformano progressivamente in vesciche purulente formando delle pustole; dopo alcuni giorni, compaiono croste simili a quelle della varicella. È probabile che, coingiuntamente con il diffondersi del vaiolo delle scimmie, si sviluppino altre infezioni, specificamente batteriche della pelle e dei polmoni. Il decorso della malattia è generalmente di 2-4 settimane.

A livello terapeutico, in quanto il virus del vaiolo delle scimmie è strettamente correlato a quello del vaiolo umano, per la sua prevenzione è possibile utilizzare il vaccino utilizzato per la prevenzione del vaiolo umano, con un’efficacia dell’85% circa. Attualmente, però, non esite nessun trattamento sicuro per curare l'infezione da virus del vaiolo delle scimmie. Il trattamento mira sostanzialmente ad alleviare i sintomi e consiste in un supporto farmacologico antivirale tramite tecovirimat, cidofovir, brincidofovir, farmaci che sono stati sperimentati in laboratorio, ma non sono mai stati utilizzati nelle aree endemiche per trattare direttamente il virus monkeypox. 

La prima osservazione scientifica di questo virus risale al 1958 durante le analisi di laboratorio di alcuni Primati. Il primo caso conclamato tra gli uomini fu registrato nel 1970 nella Repubblica Democratica del Congo. Successivamente la malattia umana si è verificata in Africa sporadicamente e in occasionali epidemie. Dal 2016, sono stati confermati casi anche in Sierra Leone, Liberia, Repubblica Centrafricana, Repubblica del Congo e Nigeria, dove si è avuta la crisi più grave a livello mondiale nel 2017-2018, con 122 casi segnalati e 7 decessi. Si sono avute epidemie anche al di fuori del continente africano: per esempio, nel 2003 negli Stati Uniti sono stati importati come animali da compagnia alcuni roditori infetti provenienti dall'Africa, che hanno diffuso il virtus tra i cani della prateria domestici e quindi all'uomo (in 6 Stati nella zona del Midwest); questa epidemia ha colpito 35 individui senza causare morti. Altre epidemie si sono registrate nel 2021 e nel 2018 nel Regno Unito. Nel maggio del 2022 il virus ha ripreso a circolare in Occidente, sempre in relazione a viaggi in Africa, diffondendosi in diversi Paesi (Regno Unito, Portogallo, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Italia, Canada). Con circa 100 casi confermati, è il caso di diffusione maggiore del virus in Europa; in Italia sono stati registrati 3 casi. Recentemente, a livello planetario, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) si è registrato un aumento del numero dei casi in Africa per motivi legati in parte alla cessazione della somministrazione del vaccino contro il vaiolo umano, che contribuiva anche a proteggere dal vaiolo delle scimmie, e in parte all'incursione umana negli habitat degli animali portatori del virus. 

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora