Cosa succede quando muore un Papa?

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Quando muore un papa, si attiva un preciso protocollo che mescola tradizione, liturgia e politica vaticana. Dal rito della constatazione del decesso fino al conclave per eleggere il successore, ogni fase è regolata da secoli di storia. Ecco cosa accade dietro le mura della Santa Sede in questi momenti solenni.

La morte di un Papa rappresenta da sempre un evento solenne e di grande impatto non solo per la Chiesa Cattolica, ma per il mondo intero. Il processo che segue la scomparsa del Pontefice è regolato da un protocollo dettagliato e ben definito, con passaggi chiave stabiliti da secoli. Tuttavia, qualche mese fa, Papa Francesco ha introdotto nuove disposizioni per semplificare il rito funebre, sottolineando l’umiltà del ruolo papale. Il suo ricovero al Policlinico Gemelli di Roma, dove è dal 14 febbraio, ha però complicato lo scenario: alla preoccupazione per la sua salute si è aggiunta una domanda inevitabile - cosa succederebbe se il Papa morisse durante il Giubileo del 2025? Un’eventualità che, per quanto non auspicata, non può essere esclusa e che solleverebbe una serie di interrogativi su come la Chiesa gestirebbe una situazione senza precedenti nella storia contemporanea. Ma vediamo insieme quali sono i passaggi del millenario protocollo e, nel dettaglio, cosa accade quando muore il papa.

Cosa accade quando muore il Papa

Il primo passo è la conferma ufficiale del decesso. Il Camerlengo - il cardinale che quando muore il Papa assume il governo provvisorio della Chiesa per le questioni amministrative - ha il compito di accertarne il decesso, chiamandolo con il nome di battesimo per tre volte e, in assenza di risposta, dichiarandone la dipartita.

Una volta confermata la morte, ha il compito di sigillare gli appartamenti papali per impedire qualsiasi manomissione. Sempre al Camerlengo è affidato il compito di rimuovere e frantumare l’Anello del Pescatore - che il Papa riceve durante la messa solenne di inizio pontificato e che porta all’anulare della mano destra – e di distruggere il sigillo di piombo con il quale ufficializzava le lettere apostoliche, atto che decreta la fine del potere temporale del Papa e l’inizio della sede vacante.
È invece il cardinal vicario di Roma ad annunciare la notizia al mondo. Nel frattempo, uno dei portoni della Basilica di San Pietro viene socchiuso in segno di lutto e le campane suonano a martello per avvisare i fedeli dell’avvenuto decesso. 

Il corpo del Papa dopo la morte

Una delle questioni che si pongono normalmente a questo punto è cosa succede al corpo del Papa dopo la morte: la salma viene trasportata nella Cappella Sistina, accompagnata da una lunga processione costituita dalle figure più importanti della Chiesa. Qui viene imbalsamata e vestita con i paramenti pontifici, per essere spostata, il giorno seguente, nella Basilica di San Pietro. Qui il feretro rimane esposto per tre giorni per l’ultimo saluto dei fedeli. Segue un periodo di lutto di nove giorni, detto Novendiale – novem dies - durante il quale si tengono celebrazioni e preghiere in memoria del Pontefice. 

Il funerale vero e proprio, denominato “Missa Poenitentialis”, vede la partecipazione di capi di Stato, fedeli e delle massime autorità di tutte le religioni. Tradizione vuole che il servizio funebre si svolga presso l’altare pontificio del Bernini, ma per gli ultimi funerali si è optato per una celebrazione all’aperto, in Piazza San Pietro, per permettere una maggiore partecipazione. Basti pensare che per i funerali di Giovanni Paolo II si è stimato fossero presenti circa 250.000-300.000 persone tra la piazza e l’antistante via della Conciliazione, oltre ad almeno 2 milioni di persone riunite tra Tor Vergata e le diverse piazze di Roma, che hanno seguito il rito grazie a dei maxi-schermi.

Prima della chiusura definitiva della bara, il volto del Papa viene coperto con un velo di seta, quale simbolo del passaggio alla vita eterna. Il feretro è poi deposto in una tomba sotto la Basilica di San Pietro, nelle Grotte Vaticane, accanto ai resti dei predecessori e del primo Papa, San Pietro, sepolto nel cuore della basilica. Tuttavia, il Pontefice può disporre una sepoltura alternativa.

Il nuovo rito funebre del papa: cosa cambia?

Oltre a poter scegliere una sepoltura alternativa, Papa Francesco ha introdotto altre significative modifiche alle cerimonie funebri con l’obiettivo di snellire e semplificare il rituale: cosa succederà dunque quando morirà il Papa, in base alle nuove disposizioni?

In primo luogo la constatazione della morte non avverrà nella camera del Defunto, ma nella sua cappella privata, a cui seguirà la deposizione immediata della salma nella bara di legno ed in quella di zinco, senza passaggi intermedi: il corpo del Pontefice sarà dunque esposto nella bara per la venerazione dei fedeli e non su un alto cataletto, fino alla sera prima della Messa esequiale quando si procederà alla chiusura della bara.

Infine la traslazione del feretro papale al sepolcro e la tumulazione ha subito un significativo snellimento grazie all’eliminazione della deposizione e della chiusura della bara di cipresso in una seconda di piombo e in una terza di rovere o di altro legno.

Un altro elemento di novità consiste nell’introduzione delle indicazioni necessarie per l’eventuale sepoltura in un luogo diverso dalla Basilica Vaticana: Papa Francesco ha infatti espresso il desiderio di non essere sepolto nella Basilica di San Pietro, ma nella Basilica di Santa Maria Maggiore, in omaggio alla Madonna Salus Populi Romani, alla quale è particolarmente devoto. 

Dopo la morte del papa: l'elezione del nuovo pontefice

In seguito alla morte del papa, durante questo periodo di sede vacante, il Collegio Cardinalizio assume temporaneamente il governo della Chiesa e dopo i funerali inizia il Conclave, che si riunisce per eleggere il successore. I cardinali elettori sono chiusi all'interno della Cappella Sistina (“cum clave” vuol dire appunto chiuso con chiave), isolati dal mondo esterno, e votano fino a quando non si raggiunge un quorum di due terzi per l’elezione del nuovo Pontefice. 
L’esito delle votazioni viene comunicato attraverso le fumate: nera se non c’è ancora un eletto, bianca quando il nuovo Papa è stato scelto. A questo punto, il Cardinale Protodiacono annuncia al mondo l'elezione con il tradizionale frase che si dice quando muore un papa e se ne elegge un altro: "Annuntio vobis gaudium magnum; habemus Papam!".

Cosa succede se il papa muore durante il Giubileo

In questi giorni, tutto il mondo è con il fiato sospeso per le condizioni di salute di Papa Bergoglio: a complicare ancora di più la situazione c’è il timore che possa morire proprio durante l’anno del Giubileo, un caso rarissimo ma che conta almeno un precedente documentato: durante l’Anno Santo 1700, infatti, morì Papa Innocenzo XII e, dopo due mesi di conclave, fu eletto il suo successore, Papa Clemente XI, che chiuse la Porta Santa ed il Giubileo aperti dal predecessore: erano però tempi profondamente diversi… oggi, con una Chiesa globale e mediaticamente onnipresente, la morte del Papa durante il Giubileo potrebbe avrebbe grandi ripercussioni sia a livello spirituale ma anche organizzativo e comunicativo.

Se da un lato il protocollo millenario della Chiesa offre una guida chiara, così come le modifiche apportate da Papa Francesco, dall'altro la modernità impone una flessibilità che potrebbe portare a scelte nuove, capaci di rispettare la tradizione senza interrompere il percorso spirituale dei fedeli. Il prossimo Papa dovrebbe affrontare questa sfida, bilanciando continuità e rinnovamento.

La morte del Papa, infatti, durante il Giubileo pone un interrogativo tutt’altro che scontato: come conciliare il lutto con le celebrazioni dell'Anno Santo? È probabile che alcune celebrazioni vengano sospese o rimandate in segno di rispetto, mentre altre potrebbero essere mantenute o adattate al nuovo contesto. La decisione finale spetterebbe al Collegio Cardinalizio e, successivamente, al nuovo Papa. Quest’ultimo potrebbe scegliere di proseguire il Giubileo secondo il programma stabilito dal precedessore, oppure di modificarlo in base alla sua visione e alle nuove esigenze della Chiesa.

Un aspetto poco noto riguarda infine la situazione dei detenuti: se muore il Papa cosa succede ai carcerati? Durante il Giubileo, i papi hanno spesso lanciato appelli ai governi per estendere la clemenza verso i carcerati, con misure come indulti, amnistie o riduzioni di pena. Questi gesti di perdono sono simbolici e riflettono il significato religioso del Giubileo: l'idea è quella di offrire una seconda opportunità, soprattutto a chi ha mostrato segni di pentimento o buona condotta durante la detenzione.

Se il Papa muore durante un Giubileo, la tradizione di clemenza nei confronti dei carcerati potrebbe esserne influenzata, ma in genere l'iniziativa continua sotto la guida del nuovo pontefice o delle autorità competenti.

Paola Greco

Foto di apertura: Coronel Gonorrea su Unsplash