L'equinozio di primavera tra miti e leggende

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Ombre misteriose, inspiegabili fenomeni astrologici e dee vendicative: i miti e le leggende sull'equinozio di primavera.

La fine dell'inverno è ufficialmente sancita dalla data del 21 marzo: si conserva questo giorno come ricorrenza tradizionale, anche se il calendario astronomico per il 2021 prevede l'arrivo dell'equinozio di primavera il 20 marzo. Tra sistemi di misurazione imperfetti, miti e suggestioni esoteriche questo momento dell'anno resta tra i più attesi.

Che cos’è l’equinozio di primavera

La parola equinozio deriva dal latino aequĭnoctĭum, a sua volta proveniente dalla locuzione aequa nox: indica una notte di uguale durata al giorno. In astronomia, rappresenta quel momento della rivoluzione terrestre intorno al Sole in cui l'astro si trova allo zenit dell'equatore. In questa posizione, i raggi solari cadono in modo perpendicolare all'asse terrestre. 

L'equinozio ricorre due volte l'anno, a marzo e a settembre del calendario civile. Nel primo caso prende il nome di equinozio di primavera e indica l'inizio dell'omonima stagione, se ci troviamo nell'emisfero boreale. In quello australe, l'equinozio di marzo segna l'inizio dell'autunno.

Cos'è l'equinozio di primavera

Equinozio: quando inizia la primavera?

La primavera 2021 inizierà il 20 marzo, con un giorno di anticipo sulla data tradizionalmente considerata, cioè il 21 marzo. La verità è che l'equinozio di primavera varia di anno in anno. Dal punto di vista meteorologico, la primavera inizia il primo marzo. Ma dal punto di vista astronomico, bisogna attendere il 20 marzo, momento in cui si raggiungerà l'equinozio di primavera

È dal 2007 che la data si è fermata al ventesimo giorno del mese. In alcuni anni è stata anticipata anche al 19. Secondo i calcoli degli astronomi, tornerà a cadere nella sua data convenzionale solo il 2102. La differenza dipende dal modo di calcolare il tempo. Il Calendario Gregoriano è un sistema imperfetto, dato che considera 365 giorni l'anno, mentre alla Terra occorrono 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi per compiere una rivoluzione completa attorno al Sole. Per questo, col passare del tempo, la data dell'equinozio è stata sfalsata.

Il significato esoterico dell'equinozio di primavera

La data del 21 marzo è anche ricca di significato per il mondo dell'esoterismo. All'idea di un risveglio della natura e dello spirito umano coincide quella del Sole bambino, celebrato nel solstizio d'inverno, cresciuto fino a vincere le tenebre dell'ignoranza. Ma c'è anche la sensazione dell'arrivo di maggiori benessere e prosperità. L'allungarsi delle giornate spinge al ritorno della vita nei campi, di una pesca più proficua e quindi di una vita migliore. 

Secondo gli alchimisti e gli astrologi la Terra ospiterebbe l’Ein Sof o Spirito Universale fecondatore della Madre Terra. Secondo queste teorie esoteriche lo Spirito sarebbe veicolato da agenti atmosferici come la pioggia, i raggi solari e il vento, che in primavera sono più abbondanti rispetto al resto dell’anno. Responsabile della vita in tutte le sue forme, l'abbondanza dello Spirito coincide con l'abbondanza di vita nei regni animali, vegetali e persino minerali. Ogni essere sentirebbe così il richiamo e l'istinto alla procreazione. Si parla dunque di un'esoterica Anima Mundi, capace di generarsi da se stessa.

Equinozio di primavera: la voce delle culture nel mondo

L'equinozio di primavera ha rappresentato un momento molto importante nelle culture antiche. Nell’antica Mesopotamia questa ricorrenza coincideva con la festa del nuovo anno. In Egitto si festeggia Sham el Nessim, festa nazionale che da 4700 anni celebra l'inizio della primavera: è celebrata sia dai musulmani che dai cristiani, e coincide con una festa nazionale. 

Nell’antica Grecia l'equinozio di primavera coincideva con le celebrazioni della fertilità attraverso il mito di Persefone, che in primavera ed estate tornerebbe dalla madre Demetra dopo aver soggiornato per gli altri sei mesi dell’anno con in consorte Ade negli inferi. 

Anche la religione cristiana conserva un legame con l'equinozio di primavera. Infatti, la Pasqua non cade mai prima del 21 marzo e mai oltre il 25 aprile, consolidando l'idea esoterica del ritorno alla luce anche attraverso la resurrezione del Cristo.

La piramide Maya di El Castillo e l’antico serpente

In occasione dell'equinozio di primavera una meta particolarmente frequentata è la piramide Maya di El Castillo, nello Yucatàn. La costruzione precolombiana fu realizzata per attendere il ritorno sulla terra dell’antico dio serpente piumato, Kukulkán.

Il movimento apparente del sole, infatti, proietta un'ombra a forma di rettile lungo la scalinata nord della piramide, interpretata proprio come l’arrivo di Kukulkán. Un curioso effetto sonoro fa sì che quando ci si trova ai piedi della piramide, battendo le mani si può sentire un suono simile al canto di un quetzal, l'uccello sacro ai Maya. L'appuntamento si ripete sia con l'equinozio di primavera che durante quello autunnale. 

Gli antichi Romani e il culto di Cibele

Proprio come l'esoterica Anima Mundi, anche gli antichi Romani veneravano una figura considerata eterna, mai nata, prima fra gli dei: la Grande Madre Cibele. Come tutte le Dee mediterranee e asiatiche era Vergine, ma nel senso antico. Infatti, la vergine non era colei che si asteneva dall'accoppiamento, ma colei che non era sottoposta all'uomo, che non aveva marito.

Il mito di Cibele narra di un suo figlio, Attis, che da adulto le divenne paredro, dio il cui culto era legato al suo. Scoperto l'amore tra Attis e una ninfa, Cibele lo fece impazzire tanto da portarlo ad evirarsi. Dal sangue caduto nacquero delle viole. Cibele impedì al corpo di Attis di imputridire, permise ai suoi capelli di crescere e seppellì i genitali nel terreno, in modo da trasformarlo in Dio della vegetazione, che ogni anno muore e resuscita. I due dei vennero celebrati fino al III-IV secolo d.C. nei giorni attorno all'equinozio di primavera.

Il cimitero di Stull e la porta per l’inferno

In Kansas l'equinozio di primavera rende protagonista un cimitero, quello di Stull. Questo luogo sacro ha conquistato col tempo il marchio di settima porta dell’inferno o anche cimitero dei dannati. Si dice che il diavolo in persona faccia visita al luogo due volte all'anno: una durante la primavera, in concomitanza con l'equinozio, e l'altra nella notte di Halloween.

Gli abitanti del luogo, pur non felici della triste fama del sito, non hanno mai fatto nulla per riportare alla vita la chiesa abbandonata dal 1922, poi abbattuta nel 2002. Sta di fatto che ogni anno centinaia di curiosi si affollino al cimitero di Stull per cercare tracce demoniache.

Le misteriose onde nei fiumi della contea di Gloucestershire

Uno dei fenomeni astrologici legati agli equinozio è l'aumento delle onde nei corsi d'acqua terrestri. Si parla di fenomeni imponenti. Uno degli esempi più famosi è stato registrato vicino alla contea del Gloucestershire, Inghilterra. L’onda è chiamata Severn Bore e ogni anno, i surfisti di tutto il mondo si incontrano per cercare di cavalcarla e "domarla".

 

Stefania Leo