Dal Texas al Texas: l’incubo delle stragi negli istituti scolastici Usa

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Dal massacro dell’Università di Austin alla strage della Robb Elementary School di Uvalde: la scia di sangue in scuole e college americani continua.

19 bambini e due adulti. 19 alunni e due maestre della Robb Elementary School di Uvalde, Texas. Sono le ennesime vittime di un omicidio di massa in un istituto scolastico degli Stati Uniti d’America. Questa volta si è verificato in Texas, dove sono oltre un milioni le armi detenute (almeno quelle registrate) dai cittadini. Ma quello delle stragi nelle scuole e nelle università è un incubo ricorrente negli Usa: i precedenti.

University of Texas, 1966

Il primo massacro in un campus universitario statunitense risale all’1 agosto 1966. Quel giorno, il 25enne Charles Witman uccise la madre e la nonna, per poi dirigersi verso il campus della University of Texas di Austin. Confondendosi tra gli studenti, si introdusse nella torre dell'Università, portando con sé numerose armi nascoste in un borsone. Nel raggiungere il 28esimo piano uccise tre persone, poi iniziò a sparare: dalla terrazza panoramica, facendo altre 12 vittime. A fermarlo due poliziotti, che saliti sulla torre gli spararono alla nuca.

Cleveland Elementary School, 1989

17 gennaio 1989, il 24enne Patrick Purdy fece fuoco su un gruppo di scolari della Cleveland Elementary School di Stockton, California. Era mezzogiorno e i bambini si trovavano nel cortile della scuola: 106 i proiettili sparati dal fucile semiautomatico di Purdy, in soli tre minuti. Cinque i piccoli morti, tra i 6 e i 9 anni di età, tutti figli di rifugiati cambogiani e vietnamiti.

Columbine High School, 1999

Il massacro della Columbine High School è probabilmente il più famoso mai avvenuto in una scuola. Si verificò il 20 aprile 1999 in una scuola superiore di Columbine appunto, Colorado, ad opera dei due studenti Eric Harris e Dylan Klebold, che si introdussero nell'edificio armati e aprirono il fuoco su numerosi compagni di scuola e insegnanti. Morirono 12 studenti e un docente, 24 i feriti. I due assassini, asserragliati all'interno della biblioteca della, si suicidarono.

Red Lake Senior High School, 2005

Il 21 marzo 2005, il 16enne Jeff Weise uccise il nonno e la sua compagna, nella casa dove vivevano nella riserva indiana di Red Lake, nel Minnesota. Poi si diresse verso la scuola superiore che frequentava e, con le pistole del nonno poliziotto, uccise cinque studenti, un’insegnante e una guardia, prima, di iniziare un confronto a fuoco con la polizia. Alla fine, Weise si suicidò prima di essere arrestato.

Virginia Tech, 2007

A compiere la strage del Virginia Polytechnic Institute, ad oggi il più grave massacro scolastico nella storia degli Stati Uniti con armi da fuoco (nel 1927 una bomba alla Bath School, in Michigan, fece 33 vittime), fu il 16 aprile 2007 lo studente sudcoreano Cho Seung-hui. Il 23enne, che si suicidò subito dopo aver compiuto la strage, era stato probabilmente vittima di bullismo: nel campus di Blacksburg uccise 32 persone.

Northern Illinois University, 2008

Il 14 febbraio 2008, il 27enne Steven Kazmierczak fece fuoco all’interno di un’aula della Northern Illinois University di DeKalb, in Illinois. Cinque le vittime, 21 i feriti. Kazmierczak, ce si tolse la vita prima dell’arrivo della polizia, non era iscritto all’università ma negli anni precedenti aveva assistito a diverse lezioni.

Chardon High School, 2012

Alle 7:30 del 27 febbraio 2012, il 17enne Thomas Michael Lane III si alzò in piedi nella mensa della Chardon High School, in Ohio, e iniziò a sparare: colpì in tutto sei studenti, facendo tre vittime e un ferito grave (rimasto paralizzato).

Oikos University, 2012

Il 2 aprile 2012, un uomo armato attaccò la Oikos University, un college cristiano coreano di Oakland, California. In pochissimo tempo l’assalitore, l’ex studente 43enne One L. Goh (che soffriva di schizofrenia), uccise sette persone. Poi fuggì: arrestato dalla polizia, Goh è morto in carcere nel 2019.

Sandy Hook Elementary School, 2012

La Sandy Hook Elementary School, istituto scolastico di Newton, nel Connecticut, fu teatro di uno degli omicidi di massa più famosi, anche per la tenera età delle vittime. Autore della strage il 20enne Adam Lanza, che il 14 dicembre 2012 fece fuoco all’interno della scuola elementare uccidendo 27 persone, 20 delle quali bambini di 6 o 7 anni. Lanza si uccise prima dell’arrivo della polizia.

Marysville Pilchuck High School, 2014

Il 24 ottobre 2014 Jaylen Fryberg, al primo anno della Marysville Pilchuck High School, uccise quattro studenti e ne ferì altri tre: sparò loro nella caffetteria della scuola, dove li aveva invitati per la pausa pranzo. Anche il 15enne Fryberg si uccise prima dell’arrivo della polizia.

Umpqua Community College, 2015

La strage dell’Umpqua Community College si verificò l’1 ottobre 2015 per mano dello studente Christopher Harper-Mercer, che fece fuoco nella hall del campus: uccise nove persone, tra cui quattro studenti. In un biglietto fatto recapitare alla polizia scrisse di aver compiuto il massacro perché era senza lavoro, senza amici, senza una ragazza e ancora vergine. Si suicidò dopo uno scontro a fuoco con la polizia.

Marjory Stoneman Douglas High School, 2018

Il 14 febbraio 2018, Nicolas Cruz fece 17 vittime all’interno della Marjory Stoneman Douglas High School di Parkland, Florida. Armato di un fucile d’assalto AR-15, scelse con cura tutti i suoi bersagli, che conosceva personalmente: 14 gli studenti uccisi. Poi, mescolandosi tra la folla in fuga, si recò prima al supermercato e poi un un fast food. Fu arrestato il pomeriggio dello stesso giorno.

Sante Fe High School, 2018

Dieci persone, di cui otto studenti, persero la vita nel massacro della Santa Fe High School, messo in atto dal 17enne Dimitrios Pagourtzis, che il 18 maggio 2018 fece fuoco nell’aula di educazione artistica. Arrestato dalla polizia, Pagourtzis quella mattina era arrivato a scuola indossando un impermeabile sotto al quale nascondeva un fucile e una pistola. Aveva addosso una t-shirt con scritto:  “Born to Kill”.

Matteo Innocenti