Franca Valeri: 95 anni e ancora sul palcoscenico

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Franca Valeri, alias Cesira la manicure, alias la signora snob, alias sora Cecioni, non smette mai di mettersi alla prova. E così continua a varcare le scene nonostante l’età (il 31 luglio 2015 compie 95 anni). Quest’anno, infatti, è stata protagonista sulle scene con il nuovo spettacolo: "Cambio di cavalli", scritto da lei stessa e diretto da Giuseppe Marini.

Franca Valeri nella pièce "Cambio di cavalli" 
Sulla scena sono in azione una vecchia signora, ironica e raffinata (Franca Valeri), e un ricco imprenditore (Urbano Barberini), figlio dell’amante storico della signora, morto da tempo. L’imprenditore si trascina indolente e infastidito nel suo percorso di finanziere e di donnaiolo, ma sempre più spesso sosta (il cambio dei cavalli) da questa specie di comprensiva matrigna con cui sviluppa discorsi bizzarri e laterali, che toccano nel profondo la sua debolezza esistenziale. Tra loro si inserisce poi una giovane donna (Alice Torriani), che sconvolgerà gli equilibri.

Franca Valeri: una vita per il teatro
Franca Norsa in arte Valeri, nasce a Milano il 31 luglio 1920 in una famiglia dell’alta borghesia. Approdata in teatro quasi per caso dopo aver rivelato le sue doti nei salotti mondani milanesi, dà vita a personaggi ispirati al costume contemporaneo, fatto di frivolezze e ipocrisie. Nella trasmissione radiofonica "Il rosso e il nero" per la prima volta fa conoscere al grande pubblico il personaggio della "Signorina Cesira", che passando successivamente dalla radio alla televisione, diventa la "Signorina Snob", nevrotica signora milanese. Esordisce in teatro nel 1951 nella compagnia del “Teatro dei gobbi” con gli spettacoli "Carnet de notes n.1" e "Carnet de notes n.2", che propongono una serie di sketch satirici sulla società contemporanea. Nello stesso anno recita nel suo primo film "Luci del varietà" (1951), di Alberto Lattuada e Federico Fellini (al suo esordio come regista).

Oltre che attrice famosa è autrice teatrale, televisiva e cinematografica. Tra le sue commedie di maggior successo: Lina e il cavaliere, Meno storie, Tosca e altre due e Le Catacombe. Sempre molto autoironica, solare e graffiante nella sua autobiografia Bugiarda no, reticente (Einaudi), racconta di aver avuto amori lunghi. E due traditori: «Uno è mio marito, Vittorio Caprioli. Uomo molto attratto dalle donne. Amava piacere e ci riusciva con la sua simpatia e qualche bassezza, tipo la chitarra e le canzoni napoletane raffinate, alla Murolo. Poi, per trent'anni, sono stata con un vero, grande traditore (il direttore d'orchestra Maurizio Rinaldi). I direttori d'orchestra sono così: pericolosissimi. Magnetici poli d'attrazione. Consideri che lui aveva quattordici anni meno di me: tanti».

Curiosità
I capelli: Porta i capelli così dal 1964, sempre dello stesso colore, un taglio a caschetto creato dai Vergottini. “Diffido delle donne che cambiano spesso pettinatura: è indizio di scarsa personalità”, ha dichiarato.
Il cognome: Negli anni '50, dopo aver maturato una passione per lo scrittore e poeta francese Paul Valery, sceglie di cambiare il suo cognome da Norsa in Valeri.
La frase: “La vita è piú veloce del previsto. Su molte cose ci si accorge con stupore di essere in ritardo.”

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