Alan Turing, storia di un genio perseguitato perché gay

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Alan Turing è considerato uno dei primi informatici della storia, ma la sua biografia elenca una sfilza di titoli e qualifiche. Nella sua biografia ci sono tanti punti oscuri.

Molti considerano Alan Turing il progenitore del computer. La verità è che lo scienziato inglese è stato tante cose: un matematico, un crittografo, un filosofo e un omosessuale perseguitato per il suo orientamento sessuale. Immaginò il calcolatore elettronico prima ancora che si potesse realizzare e, grazie ai suoi studi, contribuì alla vittoria della Seconda guerra mondiale. Tuttavia la sua sessualità gli valse una condanna alla castrazione chimica, che lo condusse al suicidio a soli 41 anni. Ecco la storia di un uomo morto perché non ha potuto essere se stesso.

Chi è Alan Turing: biografia

Alan Turing nasce a Londra, il 23 giugno 1912. Suo padre è un ufficiale britannico di stanza in India e fa di tutto per far sì che suo figlio cresca in Inghilterra. Per questo, quando Alan ha solo un anno e i genitori sono costretti a ripartire, lo lasciano alle cure di alcuni amici.

Il giovane Turing studia al King’s College di Cambridge e all'Università di Princeton. Qui si specializza in matematica, logica e teoria della probabilità. È del 1936 il primo ragionamento su un'opera in cui Turing delinea un modello astratto, che sarà la base di quello che poi verrà universalmente riconosciuta come "macchina di Turing".

Alan Turing progetta un modello matematico che recepisce le istruzioni da un nastro, imitando la logica di funzionamento di qualsiasi algoritmo che oggi alimenterebbe un computer. La genialità dello scienziato inglese sta nell'averlo immaginato prima che ci fosse la tecnologia per costruire questo tipo di macchine.

Alan Turing e la Seconda guerra mondiale

Completato il dottorato presso l'univeristà di Princeton, Alan Turing torna in Gran Bretagna nel 1938. Dopo un anno scoppia la Seconda guerra mondiale e il matematico si trasferisce a Bletchley Park per lavorare con i militari inglesi sulla crittografia. L'obiettivo è decifrare il sistema di comunicazione tedesco Enigma.

Per rispondere ai messaggi cifrati degli avversari, Turing crea Bomba, una macchina elettromeccanica che nasce grazie alla collaborazione con un gruppo di crittografi polacchi. Partendo da frammenti del testo originale cifrato, la macchina elabora le possibili soluzioni all'enigma. Concentrandosi su piccoli pezzi, il marchingegno riusce a scartare molto velocemente molte combinazioni che danno risultati privi di senso. 

La decrittazione viene svolta con l'ausilio di Colossus, il primo computer elettronicamente programmato della storia. Come tutte le macchine dell'epoca, è enorme, composto da circa 100.000 pezzi, 19 chilometri di cavi e 100 cilindri numerati. Quando Turing riesce a decifrare i codici tedeschi, offre un assist importante nella vittoria della Seconda guerra mondiale. 

Nel 1946 viene decorato come Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico nel 1946, ma sia a lui che al suo team viene chiesto di mantenere il segreto, dato che l'operazione è top secret. Per questo Turing non è considerato un eroe nazionale, cosa che forse lo avrebbe protetto dal tragico epilogo della sua vita.

Alan Turing e l'intelligenza artificiale

Dopo la guerra progetta un modello di computer preistorico, basato sull'Automatic Computing Engine (ACE, Motore per il Calcolo Automatico), che non viene mai tradotto in pratica. Si pone una domanda che sarà molto utile nello sviluppo dell'intelligenza artificiale: fino a che punto possiamo considerare una macchina capace di pensare? Questo quesito origina un esperimento noto come test di Turing

Si tratta di un dialogo tra una persona e un'entità attraverso un canale di comunicazione indiretto o neutro, come dei fogli stampati. Alla domanda non si sa se risponde un uomo o una macchina. Se non si è in grado di distinguere il tipo di risposta, significa che la differenza tra un cervello umano e uno artificiale rischia di essere molto più sottile di quanto si creda.

Alan Turing omosessuale

L'omosessualità di Alan Turing è ben raccontata anche nel film The Imitation Game, con Benedict Cumberbatch nei panni dello scienziato britannico. Il lungometraggio è stato ispirato dal libro Alan Turing. Storia di un enigma, di Andrew Hodges (Bollati Boringhieri, 2014).

L'ultima fase della vita dello scienziato britannico è segnata dal processo e condanna per omosessualità, considerato un crimine in Gran Bretagna, anche negli anni Cinquanta. In sua difesa Turing afferma che il suo comportamento non gli sembra strano: per questo viene incriminato e costretto a scegliere tra prigione e castrazione chimica. 

Volendo evitare a tutti i costi la prigione, Turing preferisce la seconda opzione. Così si sottopone a un trattamento ormonale, fatto con degli estrogeni. Inizia a prendere peso, gli cresce il seno e sperimenta l'impotenza. Nel 1954 si toglie la vita con un morso a una mela avvelenata con del cianuro. Molti affermano il modo in cui Turing decise di togliersi la vita ha spinto Steve Jobs a scegliere la mela morsicata come simbolo della sua azienda tecnologica, che ha ampiamente riscattato i ragionamenti dello scienziato che ha spianato la strada a tanti “eredi” informatici.

 

Stefania Leo