Il futurismo spiegato in breve

boccioni-la-citta-che-sale.jpg

Il Futurismo è stato uno dei movimenti d’avanguardia più importanti del Novecento, che ha influenzato profondamente l’arte, la letteratura e la cultura moderna, aprendo la strada a nuove forme espressive. Scopriamo insieme cos’è il futurismo e quali sono i suoi concetti chiave.

Il Futurismo è stato un movimento rivoluzionario che ha lasciato un segno profondo nella storia dell'arte e della letteratura del Novecento. La sua irruenza, il desiderio di distruggere il passato e l'ossessione per la modernità hanno dato vita a opere potenti e provocatorie, capaci di catturare l'energia della società contemporanea. Pur essendo stato un fenomeno controverso e discusso, il Futurismo ha aperto la strada a nuove prospettive espressive e ha influenzato movimenti successivi, dimostrando che l’arte può diventare un atto di ribellione e un potente strumento per raccontare la trasformazione della realtà. Vuoi saperne di più? Qui di seguito trovi il futurismo spiegato in breve.

Cos'è il futurismo

Il Futurismo è un movimento artistico e culturale nato in Italia nei primi anni del Novecento, fondato dal poeta Filippo Tommaso Marinetti. Presentato ufficialmente con il Manifesto del Futurismo, - pubblicato sul quotidiano francese Le Figaro il 20 febbraio 1909 - il Movimento si proponeva di rompere con la tradizione per celebrare la modernità e l’energia della società moderna.

Alla base c’è l’intuizione che la cultura del Novecento non avrebbe potuto non tener conto degli straordinari processi di trasformazione socio-economica in atto, come l’industrializzazione, la nuova concezione delle città (a livello di struttura e funzione), i nuovi mezzi di comunicazione (come la radio) e quelli di trasporto (mossi dal motore a scoppio) che rappresentano l’esaltazione della velocità nelle informazioni e negli spostamenti.

Un aspetto particolarmente controverso del Movimento riguarda inoltre la concezione della guerra come detonatore di energie creative e rigeneratrici, esaltata come simbolo di vitalità e rinnovamento sociale: i futuristi vedevano la guerra non come una tragedia da evitare, ma come una forza purificatrice capace di distruggere il vecchio ordine per lasciare spazio al nuovo. 
Ribellandosi alla morale ufficiale e all’immobilità culturale, il movimento vede nella distruzione del passato un’opportunità per costruire un mondo nuovo e vitale: il rifiuto della tradizione e di ogni forma d’arte considerata obsoleta è una delle caratteristiche predominanti del Futurismo. La celebrazione dell’energia creativa attraverso la velocità e la frenesia della vita moderna, rappresenta il tema principale del Futurismo, mentre macchine, treni e automobili ne incarnano il cambiamento.

Futurismo in arte

Il futurismo spiegato in breve non può non prescindere dalle modalità in cui questa corrente artistica si è esperessa, trovando forma sia in arte che in letteratura. In ambito artistico, il Futurismo ha trovato la sua espressione principalmente nella pittura e nella scultura, caratterizzandosi con forme dinamiche, linee spezzate e movimento continuo, per catturare l'energia del progresso tecnologico e dell’industrializzazione, in una ideale discontinuità con la vecchia rappresentazione statica della realtà.

Tra gli artisti più rappresentativi del Futurismo troviamo Umberto Boccioni, pittore, scultore e scrittore, che incarnò il dinamismo futurista sia nella pittura che nella scultura. La sua celebre opera Forme uniche della continuità nello spazio (1913) è una scultura che sembra avanzare con impeto nello spazio, incarnando l’idea della fluidità e di un corpo in movimento costante. Un altro suo capolavoro, La città che sale (1910), raffigura il caos e la vitalità di una metropoli in espansione, dove cavalli e operai si fondono in un turbine di energia.

Giacomo Balla, pittore scultore, scenografo, con il suo quadro Dinamismo di un cane al guinzaglio (1912), utilizza la tecnica della scomposizione del movimento, mostrando simultaneamente le diverse posizioni delle zampe e del guinzaglio per creare un effetto di velocità. Balla giocò anche con la luce e il colore, come in Velocità astratta - l’auto è passata (1913), dove il passaggio di un’automobile viene tradotto in scie luminose e colori frammentati.
Anche Carlo Carrà, pittore e professore all’Accademia di Brera di Milano, ha dato un contributo significativo all’arte nel Futurismo, in particolare con opere come Il ciclista (1913), in cui la figura dell’uomo e della bicicletta si fondono in un vortice di linee e colori, simboleggiando la frenesia della modernità e la fusione tra uomo e macchina.

Futurismo in letteratura

Il Futurismo ha avuto un impatto dirompente anche sulla letteratura, proponendo una rottura radicale con le convenzioni stilistiche del passato. Filippo Tommaso Marinetti, con il suo Manifesto tecnico della letteratura futurista (1912), propose di eliminare la sintassi tradizionale e di utilizzare un linguaggio frammentato e vibrante, capace di esprimere la velocità e l’energia della vita moderna.

Le opere letterarie futuriste si caratterizzano così per l’uso di parole in libertà, onomatopee, versi liberi e frasi brevi e incisive: Marinetti, nel poema Zang Tumb Tumb (1914), racconta la battaglia di Adrianopoli utilizzando suoni esplosivi e parole che si rincorrono freneticamente, creando un ritmo incalzante che evoca il rumore delle macchine da guerra.

La poesia futurista si distingue per la sua capacità di evocare sensazioni rapide e incisive, come in un flusso di coscienza collettivo che riflette il tumulto della modernità: tra gli esempi più noti si possono citare Paolo Buzzi con Aeroplani (1909), Aldo Palazzeschi con L'incendiario (1910), Corrado Govoni con  Poesie elettriche (1911) e Luciano Folgore con Il canto dei motori (1914).
La letteratura futurista, in definitiva, non cerca di raccontare una storia, ma di trasmettere un’esperienza sensoriale intensa, rompendo con la tradizione per abbracciare un’espressione artistica che pulsa al ritmo della modernità.

Scopo del futurismo

Continuiamo con questo riassunto sul futurismo cercando di spiegare in breve  lo scopo e gli obiettivi di questa corrente artistica.  Come affermato nello stesso Manifesto del 1912, lo scopo del Futurismo è quello di “liberare l'Italia da tutto ciò che considera antiquato e stagnante, come professori, archeologi e ciceroni”, per costruire un'estetica moderna e audace, capace di riflettere lo spirito impetuoso della società contemporanea. La distruzione del passato è vista come un'opportunità di rinascita, in cui l'innovazione e la tecnologia diventano valori estetici imprescindibili.

Il movimento abbraccia tutte le arti, reinterpretandole in chiave futurista attraverso manifesti che riguardano letteratura, pittura, scultura, architettura, musica, teatro, danza, fotografia, cinematografia e persino cucina. Lo scopo è quello di trasformare l'arte in un'esperienza totale, capace di coinvolgere tutti i sensi e di invadere la vita quotidiana, superando ogni nostalgia e proiettandosi verso un futuro dinamico e veloce.

Anche la cucina, dicevamo, diventa un terreno di sperimentazione: i futuristi rifiutano la pastasciutta, considerata simbolo di fiacchezza e inattività degli italiani, e promuovono piatti dai sapori contrastanti e dagli abbinamenti stravaganti, con una grande cura per l'estetica e la forma. L'arte culinaria futurista non solo gioca con il gusto, ma coinvolge anche tatto, olfatto e vista, proponendo nuove esperienze sensoriali e abolendo l'uso di forchetta e coltello per privilegiare il contatto diretto con il cibo.

Il Futurismo, insomma, non teme l'audacia né l'innovazione, ma anzi li esalta, proponendo un mondo proiettato in avanti e un'arte che diventa parte integrante della vita moderna.

artisti-futuristi.jpg
Futuristi in gruppo: Russolo, Carrà, Marinetti, Boccioni e Severini - Foto Public Domain, Via Wikimedia Commons

I concetti chiave del futurismo

Terminiamo questo riassunto sul futurismo con uno schema dei suoi concetti chiave. Il Futurismo non teme la provocazione, ma anzi la ricerca e la utilizza per rompere schemi e costumi obsoleti, aprendo la strada a un’arte libera da convenzioni e capace di parlare al cuore della modernità. I concetti chiave del Futurismo includono:

  • Esaltazione della modernità: celebrare il progresso tecnologico e la velocità.
  • Celebrazione della guerra: considerata una forza rigeneratrice, necessaria per distruggere il vecchio e costruire un nuovo mondo.
  • Espressione multidisciplinare: il movimento abbraccia diversi ambiti artistici, tra cui pittura, scultura, letteratura, musica, teatro, cucina.
  • Distruzione della tradizione: rompere con il passato per creare un’estetica moderna e vitale.
  • Movimento e dinamismo: le opere cercano di catturare la trasformazione continua della realtà, attraverso forme ripetute e sovrapposizioni che simulano la velocità.

Paola Greco

Foto di apertura: Umberto Boccioni, Public domain, via Wikimedia Commons