Giacomo Casanova: storia del "grande seduttore"

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Avventuriero, scrittore, alchimista, diplomatico. E, ovviamente, celeberrimo amatore. Tutto sulla vita di Giacomo Casanova.

Il nome di Giacomo Casanova ha attraversato i secoli e si è fatto anche filosofia di vita e definizione per molti aspiranti libertini. Nato il 2 aprile a Venezia, l'avventuriero, scrittore, poeta, alchimista, diplomatico, filosofo e agente segreto è rimasto scolpito nell'immaginario collettivo come il più grande seduttore della storia. La sua vita amorosa a dir poco movimentata lo hanno reso famoso più delle sue opere letterarie. Il suo scritto più importante resta Histoire de ma vie (Storia della mia vita), in cui ha tramandato ai posteri il racconto di tutti i suoi viaggi, avventure, ma soprattutto incontri galanti.

Biografia di Casanova

Le maggiori informazioni sulla vita di Giacomo Casanova provengono dalla sua biografia.

Nascita

Giacomo Girolamo Casanova nasce a Venezia il 2 aprile 1725. Stando alla genealogia tracciata dallo stesso nella sua biografia, suo padre Gaetano era un attore e ballerino parmigiano di remote origini spagnole. La madre, Zanetta Farussi, era un'attrice veneziana di successo, menzionata persino da Carlo Goldoni nelle sue memorie.

Rimasto orfano di padre a soli otto anni ed essendo la madre sempre in viaggio, Casanova viene allevato dalla nonna materna. È proprio in questi anni che cresce il suo interesse per le pratiche di magia. Infatti, la parente lo porta da una fattucchiera per guarirlo da diversi disturbi di salute.

La formazione

A nove anni viene mandato a Padova, dove rimane fino alla fine degli studi. Nel 1737 si iscrive all'università, laureandosi in Diritto, anche se l'effettivo conseguimento del titolo resta una questione dibattuta.

I viaggi

Terminati gli studi, Giacomo Casanova va a Corfù e a Costantinopoli. Rientra a Venezia nel 1742, dove ottiene un incarico presso l'avvocato Marco da Lezze. La morte della nonna Marzia Baldissera, sua guida dell'infanzia, lo destabilizza, tanto da farlo finire nel Forte di Sant'Andrea per condotta turbolenta.

Vaga dalla Calabria ad Ancona, dove le avventure amorose gli costano spesso rimproveri e cambi di datore di lavoro. Nel 1744 finisce in quarantena, dove intesse una relazione con una schiava greca, alloggiata nella camera sopra la sua.

L'arresto e l'evasione

La sua condotta, aggravata delle sue posizioni di libertinaggio, gli vale la persecuzione degli inquisitori veneziani. Ottiene una condanna, alleggerita dalle sue amicizie nel patriziato, che forse ne agevola anche l'evasione. Dopo un primo tentativo fallito, attraverso un foro nel soffitto praticato da un compagno di reclusione, il frate Marino Balbi, esce dal tetto per rientrare nel palazzo e uscirne come un comune ospite rimasto intrappolato dopo l'orario di visita. Una gondola lo porta lontano e, nonostante questo, dà il via all'inseguimento. Fugge a Bolanzo, per poi dirigersi fino a Monaco di Baviera, Augusta, Strasburgo e Parigi, dove lo accoglie l'amico De Bernis.

Casanova: il grande seduttore

Nel corso della sua vita Casanova è riuscito a sedurre un numero incalcolabile di donne, vivendo incredibili avventure anche solo per annusare l'orlo di una gonnella.

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LaPresse - Il Casanova di Federico Fellini

Le donne di Casanova

Tra le tante avventure vissute, ce n'è una che risulta più curiosa anche rispetto alle altre. Durante il suo secondo soggiorno ad Ancona, Casanova conosce Bellino, un castrato di cui però lui sospetta la vera natura femminile. Dopo una corte serrata, verifica la sua teoria. Teresa, questo il nome della ragazza, si era trasformata in un castrato per sopravvivere dopo essere rimasta orfana, cantando nei teatri dello Stato della Chiesa. Da lei ha anche un figlio illegittimo, Cesarino Lanti.

Il più grande amore della vita di Casanova è Henriette, una donna anticonformista e coraggiosa. Questo nome nasconde in realtà l'identità di una nobildonna di Aix-en-Provence, forse Adelaide de Gueidan. I due si incontrano durante il carnevale 1749, mentre lei sta fuggendo vestita da ufficiale, colpevole di aver abbandonato il tetto coniugale. I due trascorrono un infuocato periodo in fuga tra Parma e Roma, per poi incontrarsi in altre due occasioni in cui lei finge di non conoscerlo.

Il caso più clamoroso è quello che riguarda la relazione di Casanova con suor M.M. e i conseguenti rapporti con l'ambasciatore di Francia De Bernis. Dal punto di vista stilistico è uno dei momenti più intensi delle memorie. Il ritmo del racconto, serratissimo, e la tensione emotiva dei personaggi hanno fatto pensare che si tratti di un passaggio completamente inventato. Ma alcuni studiosi, pur non riuscendo a identificare la donna, lo hanno certificato come veritiero.

Dopo la sua fuga dai Piombi di Venezia, a Parigi conosce la marchesa d'Urfé, nobildonna ricchissima e stravagante, con la quale intrattiene una lunga relazione, spendendo in lungo e in largo il denaro che lei gli mette a disposizione.

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LaPresse - Casanova di Lasse Hallström

La seduzione secondo Casanova

Nella sua biografia Casanova menziona molte avventure, alcune presumibilmente romanzate o addirittura inventate. Ma, tirando le somme, l'autore è arrivato a menzionare più di 120 donne sedotte. Per lui non era tanto il farle cadere, quanto la capacità e la volontà di amare veramente le donne che conquistava, insieme al piacere di essere ricambiato.

Casanova scrittore

La critica considera Casanova uno scrittore moderno, capace di rivelare situazioni, inclinazioni, attività e confessioni all'epoca considerate irriferibili. L'autore cita persone in vista sulla scena politica e sociale del Settecento europeo. Inoltre, la sua opera è stata a lungo considerata immorale. Anche per questo Casanova sceglie di scrivere in francese, per poter raggiungere il maggior numero possibile di lettori, ma al contempo rimanere non letto in patria. L'autobiografia del seduttore resta uno dei documenti più importanti per la storia del costume dell'epoca.

Ma Casanova è stato l'autore anche di altri libri molto amati al suo tempo e noti ancora ai giorni nostri. Tra questi c'è La sonata dei cuori infranti, Il duello, Lana caprina. Epistola di un licantropo.
Ha dedicato anche molti sforzi alla traduzione e studi delle opere omeriche, sfociati poi nel volume Dell'Iliade di Omero tradotta in ottava rima.

La morte di Casanova

In perenne movimento per sfuggire alla sua fama e ai guai che questa portava con sé, Casanova fa ritorno a Venezia nel 1774 per poi riparare a Vienna nel 1783, dove assiste da lontano alla Rivoluzione Francese e alla caduta . Finisce la sua vita come bibliotecario nel castello del conte di Waldstein a Dux, in Boemia, sbeffeggiato dalla servitù e considerato il relitto di un'epoca ormai svanita. In quegli anni dà vita alla Historie de ma vie. Muore il 4 giugno 1798.

Differenza tra Casanova e Don Giovanni

Spesso Giacomo Casanova è associato a Don Giovanni, con cui ha in comune la fama di seduttore. Ma, rispetto al primo, Casanova è realmente esistito, mentre Don Giovanni è una creazione letteraria, spesso associato all'omonima opera mozartiana. In più, a differenziarli è anche la filosofia seduttiva. Don Giovanni voleva solo collezionare corpi femminili, disinteressandosi dei loro sentimenti.

Film su Giacomo Casanova

La figura di Giacomo Casanova è rimasta impressa nell'immaginario collettivo in modo così forte, da dare origine a una fitta filmografia. Tra i più belli, vanno sicuramente ricordati Le avventure di Giacomo Casanova di Steno (1954-1955); Il Casanova di Federico Fellini (1976); Il mondo nuovo diretto da Ettore Scola (1982); Casanova di Lasse Hallström.

Stefania Leo