La morte di Luigi Tenco è legata alle vicissitudini del Festival di Sanremo?

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Quella di Luigi Tenco è una delle pagine più nere della storia del Festival della Canzone Italiana.

Correva l'anno 1967 e Tenco si presentava al pubblico dell'Ariston con la canzone 'Ciao amore ciao'. Un brano che, però, il pubblico da casa non apprezzò: Tenco si classificò al dodicesimo posto e, per questo, non fu ammesso alla serata finale, neanche con il meccanismo del ripescaggio.

Al termine della prima serata, ritiratosi nella sua stanza dell'albergo Savoy, Luigi lasciò un breve messaggio su un biglietto e si suicidò sparandosi un colpo di pistola alla testa.

Il biglietto recitava le seguenti parole: "Io ho voluto bene al pubblico italiano e gli ho dedicato inutilmente cinque anni della mia vita. Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt'altro) ma come atto di protesta contro un pubblico che manda "Io tu e le rose" in finale e ad una commissione che seleziona "La rivoluzione". Spero che serva a chiarire le idee a qualcuno. Ciao. Luigi"

Un brutto colpo per il Festival ma anche per tutta l'Italia e il panorama musicale nostrano. Nonostante l'idea di chiudere i battenti, la kermesse andò avanti: solo Caterina Caselli si rifiutò di cantare, mentre Claudio Villa si scusò con il pubblico per la probabile pessima interpretazione del brano.

Benché il caso di Luigi Tenco sia stato definitivamente archiviato come suicidio il 15 febbraio 2006, sono ancora in molti a sostenere la tesi opposta, quella dell'omicidio.