Festival di Sanremo: quando i perdenti trionfano nelle classifiche

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In che modo si pone il Festival di Sanremo rispetto al panorama musicale italiano? O, ancora, essere tra i vincitori del Festival equivale a un sicuro successo di vendite? Domande che sorgono spontanee quando si seguono da vicino le vicissitudini della sopracitata kermesse canora.

Appuntamento irrinunciabile del palinsesto televisivo RAI, evento atteso da discografici e cantanti desiderosi di tale importante vetrina mediatica da cui mostrare doti canore e presenza scenica, il Festival di Sanremo ha però il potere di creare una sorta di cortocircuito tra consenso della giura ed effettivo successo dei brani quando approdano sul mercato musicale, in balia del pubblico indistinto.

Nel corso degli anni e col susseguirsi delle edizioni del festival, ci sono stati molti esempi di questo fenomeno: canzoni bistrattate dalla critica che, piazzandosi agli ultimi posti della classifica sanremese sono state poi riscattate dalle vendite. Canzoni che, col tempo, sono diventate successi senza tempo, entrando di diritto nell'olimpo delle canzoni intramontabili.

Uno dei casi più eclatanti è senza dubbio quello che vide protagonista Adriano Celentano: era il 1966 e il Molleggiato presentava al Festival 'Il ragazzo della via Gluck', canzone diventata oggi una pietra miliare della musica italiana. La giuria giudicò brano e interpretazione insufficienti, tanto che Celentano venne eliminato dalla gara. L'eliminazione non coincise però col fallimento: il tempo seppe rivalutare la canzone, e le vendite furono talmente alte che oggi "Il ragazzo della via Gluck" fa parte del repertorio classico della musica del Belpaese.

Un episodio simile si verificò nel 1983 ed ebbe come protagonista Vasco Rossi. Il Blasco partecipò al festival esibendosi con la canzone 'Vita Spericolata", oggi diventata colonna sonora di un'intera generazione. Sul palco dell'Ariston, tuttavia, il risultato non fu affatto entusiasmante: Vasco, infatti, si piazzò penultimo.

Che dire, poi, di 'Donne'? La canzone fu presentata da Zucchero al Festival del 1985 ma, fortemente attaccata dalla critica e completamente ignorata dalle giurie, non ottenne alcun risultato degno di nota nel corso della kermesse canora. A ripagare il cantautore fu il grande successo di pubblico all'indomani della fine del Festival.

Quelli sopra riportati sono solo alcuni esempi di come il Festival di Sanremo, talvolta, non riesca a captare i gusti del pubblico, preferendo la classicità e il tradizionalismo della musica leggera italiana.