Terremoto e Tsunami: come si formano e perchè

tsunami

La Terra è irrequieta e in costante movimento. Tuttavia gli esseri umani si rendono conto di vivere su un pianeta che non è statico solo quando la forza della Terra irrompe con tutta la sua violenza naturale.

Parliamo di quei movimenti che hanno luogo all’interno della crosta terrestre le cui componenti, quando viene rotto l’equilibrio che le tiene unite, sprigionano energia che dall’esterno percepiamo e classifichiamo come terremoto.

Eventi talvolta senza conseguenze e talvolta di portata devastante, i terremoti hanno origine dalle forze elastiche che governano il sottosuolo.  Sono le cosiddette forze tettoniche a spostare le masse rocciose e sotterranee del pianeta che, quando rompono il punto di equilibrio, danno vita alle cosiddette onde sismiche che, circolarmente, si propagano in tutte le direzioni. L’intensità di queste onde è direttamente proporzionale all’energia sprigionata dal movimento e, conseguentemente, gli effetti del terremoto possono essere vari: dal lieve movimento degli oggetti ed edifici si può passare alla demolizione di quest’ultimi fino all’apertura di profonde crepe nel terreno.

Un altro scenario si verifica quando il punto di rottura dell’equilibrio si verifica al di sotto del mare e degli oceani: in questo caso, se l’energia sprigionata è di grossa intensità, quello che si verifica è ciò che comunemente chiamiamo Tsunami o, in Italia, maremoto.

Lo Tsunami è un’onda anomala causata dalle onde sismiche che, finendo la sua corsa sulle coste, può travolgere qualsiasi cosa trovi sul suo cammino avendo, conseguentemente, degli effetti realmente devastanti. Ma cosa causa quest’onda anomala? Lo spostamento di masse rocciose negli ambienti sottomarini ha il potere di spostare una grande massa di acqua che, in oceano aperto, provoca un sollevamento dell’acqua che si propaga poi in tutte le direzioni fino alla costa. Ed è proprio qui che lo Tsunami diventa pericoloso: avvicinandosi alla costa, infatti, la profondità del mare diminuisce andando così a innalzare l’altezza dell’acqua che, abbattendosi sulla terraferma, ha un effetto devastante.

Quello dello Tsunami è un fenomeno che esiste da sempre, poiché da sempre le masse tettoniche di cui è composta la terra sono soggette a movimenti improvvisi. La prima testimonianza di uno Tsunami potrebbe addirittura coincidere con un passo della Bibbia, in cui si il passaggio degli Ebrei attraverso il Mare di Canne, probabilmente favorito proprio da un’onda anomala che ebbe il potere di ritirare ingenti masse d’acqua.

La pericolosità di un tale evento la si ritrova soprattutto nel fatto che esso non è prevedibile: ad oggi non è possibile infatti stabilire con un margine d’anticipo quando e dove avverrà una scossa sismica. La popolazione non può essere avvertita dell’imminente pericolo, e le zone colpite non possono essere evacuate: nel corso della storia dell’uomo, purtroppo, gli Tsunami hanno provocato distruzione e milioni di vittime. 

Anche l’epoca contemporanea è stata interessata da questo fenomeno. Il 2004 ha visto compiersi uno dei più catastrofici eventi naturali registrati nel corso dell’era moderna: quello fu l'anno, infatti, in cui l'intero sud-est asiatico e parte delle coste dell'africa orientale furono colpite dal maremoto che ebbe origine nell'oceano indiano, al largo della costa nord-occidentale di Sumatra. Con una magnitudo che raggiunse il valore di 9.1, lo tsunami che ne derivò colpì e devastò parte delle regioni costiere dell'Indonesia, dello Sri Lanka, dell'india, delle Maldive, del Bangladesh e della Birmania, colpendo altresì la zona costiera della Somalia e del Kenia. Il bilancio delle vittime fu enorme e raggiunse 226.000 morti.

Anche il 2011 registra un forte cataclisma al largo delle coste giapponesi: da sempre zona a grande rischio sismico, il Giappone è stato investito da un terremoto di intensità devastante di magnitudo 8.9 della scala Richter: si è trattato di uno fra i più violenti eventi registrati negli ultimi 150 anni.

L'epicentro del movimento tellurico si è registrato a 150 km dalla costa, dove ha avuto origine uno tsunami la cui onda anomala, alta 10 metri, si è abbattuta sulla costa della città di Sendai.

Gli sforzi dell’uomo sono volti allo studio di tecniche capaci di prevedere questi fenomeni, al fine di evitare la portata mortale che accompagna da sempre terremoti e tsunami.