10 risposte a 10 domande sul nuovo anno scolastico

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Tra il 13 e il 20 settembre 2021 le scuole riapriranno in tutta Italia: tanti i dubbi su regole e modalità con le quali riprenderanno le lezioni. Cerchiamo di fare chiarezza.

Settembre è da sempre il mese del ritorno in classe. Odiato dagli alunni oppure atteso con ansia da chi ama andare a scuola. Nel 2021 più che mai, perché finalmente gli studenti potrebbero vivere un anno “normale”, dopo quasi due segnati dalla pandemia. Ecco 10 domande, con altrettante risposte, sul nuovo anno scolastico.

1. Come funziona l'assegnazione dei posti di maestre e professori: perché inizia l'anno scolastico e non ci sono ancora le nomine (quindi l'orario è ridotto)?

Sono 112.473 i posti per insegnanti autorizzati per l'anno scolastico 2021/2022. Il problema è che il sistema per assegnare le supplenze annuali ha fatto cilecca: l’elaborazione delle 450mila domande fatte con l’algoritmo ha infatti presentato diverse criticità dalla Sicilia alla Valle d’Aosta.

2. Gli insegnanti hanno l’obbligo di green pass?

Sì. La principale novità dell’anno scolastico 2021/22 è l'introduzione dell'obbligo vaccinale (e dunque di green pass) per il personale scolastico, degli istituti di ogni ordine e grado. Per i non vaccinati è prevista la sospensione, senza remunerazione.

3. Quali studenti hanno l'obbligo di green pass?

Gli unici studenti a cui, per partecipare alle lezioni in presenza, è richiesto il green pass sono quelli universitari. Il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi ha però dichiarato che, se le circostanze lo richiedessero, il governo non escluderebbe l'obbligo vaccinale anche per gli altri studenti.

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4. Classi con tutti vaccinati: mascherina o non mascherina?

Gli alunni dai sei anni in su dovranno indossare la mascherina in aula, con la possibilità di non farlo in caso di classi con ragazzi tutti vaccinati.

5. Mensa e educazione fisica: c’è l’obbligo di mascherina?

La mascherina può essere tolta a mensa, dove gli alunni dovranno mangiare distanziati e secondo turni prestabiliti. Per quanto riguarda le lezioni di educazione fisica, la mascherina non è obbligatoria ma, specialmente al chiuso, dovranno essere privilegiate le attività individuali.

6. Chi è esentato dal portare le mascherine?

Sono esentati dall’obbligo di mascherina i bambini di età inferiore ai 6 anni, gli alunni affetti da patologie o disabilità che ne rendono incompatibile l'uso e, tornando alle lezioni di educazione fisica, gli studenti impegnati in attività sportive purché rispettino il distanziamento di almeno due metri.

7. Quali sono le altre regole anti-contagio previste?

Ingressi scaglionati in classe, un solo genitore ad accompagnare gli alunni a scuola, distanziamento di almeno un metro tra i banchi, aerazione e igienizzazione degli ambienti, accesso vietato con febbre sopra i 37,5 gradi. Sono queste le principali regole anti-contagio previste negli istituti scolastici.

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8. Cosa succede se un alunno risulta positivo?

Se uno studente (ma anche un docente o un membro del personale scolastico) dovesse risultare positivo al Coronavirus scatterebbe la quarantena per i contatti stretti: 7 giorni per i vaccinati, 10 per i non immunizzati. Per il rientro, il soggetto positivo dovrà sottoporsi al tampone.

9. Quando scatta la didattica a distanza?

A partire da settembre 2021, la didattica a distanza è prevista solo in casi eccezionali. Ovvero, quando si verifichino delle positività: per le classi in quarantena, la dad dopo 7 giorni diventerà mista con ragazzi in presenza e altri a casa. Ci possono essere inoltre lezioni a distanza in caso di focolai e conseguente chiusura della scuola. La dad è infine prevista nelle zone arancioni e rosse. Attenzione: possono ricorrere alla didattica a distanza anche gli alunni fragili, mentre i genitori non possono ottenere che i propri figli frequentino la scuola in dad come semplice misura preventiva slegata da patologie o fragilità.

10. Quanto durano le lezioni?

Ogni ora era stata ridotta a 50 minuti per esigenze legate alla didattica a distanza, totale o parziale, all’igienizzazione dei locali, all’organizzazione sicura dei turni di entrata e uscita. Con il ritorno in presenza, la riduzione può non essere necessaria: saranno i singoli consigli di istituto a decidere.

Matteo Innocenti