La pittura italiana alla fine dell'Ottocento

In sintesi

Il divisionismoIl divisionismo si diffonde Francia (dove si chiama anche pointillisme, puntinismo) e in Italia per opera di vari artisti che lo riducono a formula tecnica, al servizio d'una tematica di volta in volta simbolista, storico-allegorica, politico-sociale.
SegantiniIl trentino Giovanni Segantini (1858-1899) è il maggior esponente del divisionismo: applica in modo originale tale tecnica, senza rinunciare alla plasticità e alla rappresentazione che vengono associate a interessi allegorici e simbolistici, in particolare con vedute alpine. Tra le opere: Le due madri (1889), L'angelo della vita (1894).
PreviatiGaetano Previati (1852-1920), ferrarese, adatta al simbolismo la tecnica divisionista, utilizzata con buoni effetti luministici, per dar vita all'episodica storica: Re Sole; Trittico del Giorno (1907); La caduta degli angeli (1912-13).
MorbelliAngelo Morbelli (1853-1919) denuncia nelle sue opere le miserie sociali come tema ricorrente: Per ottanta centesimi (1895); La sedia vuota (1903); Un Natale al Pio Albergo Trivulzio (1909).
Pellizza da VolpedoGiuseppe Pellizza da Volpedo (1868-1907) applica il metodo del colore diviso, basato su pennellate puntiformi di colore puro, a un'arte ricca di contenuti umani e sociali: Il quarto stato (1902).
Italiani a Parigi De NittisGiuseppe De Nittis (1846-1884), pugliese, fonda con altri artisti la "scuola di Resina", alle pendici del Vesuvio, secondo un programma di rinnovamento pittorico basato sullo studio del vero. Passato a Parigi (1872) dipinge scene di vita parigina.
BoldiniGiovanni Boldini (1842-1931), ferrarese, dapprima aderisce ai macchiaioli, poi, trasferitosi a Parigi, diventa il pittore del bel mondo parigino come ritrattista dalla pennellata energica.
ZandomeneghiFederico Zandomeneghi (1841-1917), veneziano, dapprima macchiaiolo, a Parigi si accosta agli impressionisti, con spunti divisionisti, affrontando tematiche ispirate a scene di vita parigina.