Germania

In Germania, confluirono anche gli apporti del romanticismo nordico e scandinavo, tipici del pittore danese Asmus Jacob Carstens (1754-98). Il paesaggio romantico informato alla nuova idea di natura, insieme oggetto d'indagine scientifica e fulcro di forze magiche e occulte, si tinse di toni surreali nell'opera di Philipp Otto Runge (1777-1810) e di Friedrich, iniziatori della pittura romantica tedesca.

Caspar David Friedrich (1774-1840) predilesse la rappresentazione dei paesaggi della Pomerania e le sue visioni della natura sono sempre pervase da un senso profondo di solitudine (Monaco in riva al mare, 1808-09, Berlino, Staatliche Museen; Scogliere bianche a Rügen, 1818, Winterthur, collezione Reinhart; Abbazia nel querceto, 1809, Berlino, Charlottenburg).

I nazareni

Il nascente nazionalismo avviò l'interesse per lo stile gotico (erroneamente considerato tipicamente germanico), il quale a sua volta tese a confluire e a identificarsi con tendenze misticheggianti e di rinnovata sensibilità religiosa; a questi motivi si ispirò l'opera pittorica dei nazareni, un gruppo di artisti che, in opposizione al neoclassicismo, aspiravano a un rinnovamento dell'arte su basi religiose. Il movimento vero e proprio, stimolato dalla rivalutazione romantica del Medioevo, si costituì a Vienna nel 1809 per iniziativa di Johann Friedrich Overbeck (1789-1869) e Franz Pforr (1788-1812). Nel 1810 il gruppo si trasferì a Roma stabilendosi nel convento abbandonato di S. Isidoro; qui si aggiunsero altri artisti (Peter von Cornelius, 1783-1867; Philip Veit, 1793-1877; Wilhelm von Schadow, 1788-1862; Julius Schnorr von Carolsfeld, 1794-1872) dando vita a una sorta di comunità di lavoro monastica. I loro ideali, basati sull'etica e sul misticismo delle antiche corporazioni medievali, li condussero da un lato a un recupero delle forme del Quattrocento italiano, dall'altro a una rivalutazione, dettata da intenti patriottici, dell'antica pittura tedesca.