La cellula vegetale

La cellula vegetale possiede alcune strutture esclusive, tra cui una parete cellulare e organuli quali i plastidi (comprendenti i cloroplasti) e i vacuoli (v. fig. 3.3).

La parete cellulare è una struttura esterna alla membrana plasmatica ed è costituita per la massima parte da polisaccaridi, soprattutto cellulosa. Essa conferisce sostegno e forma alla cellula vegetale.

I plastidi sono organuli avvolti da una doppia membrana, distinti in cloroplasti, cromoplasti e leucoplasti in base al loro colore.

I cloroplasti provvedono al rifornimento dell'energia necessaria alla cellula: ciò avviene per cattura dell'energia solare mediante il processo di fotosintesi , operato da un pigmento verde, la clorofilla, presente in un complesso sistema di membrane (tilacoidi) contenuto nel citoplasma (stroma); le membrane dei tilacoidi sono impilate l'una sull'altra a formare delle pile (grani). L'energia solare catturata viene utilizzata da altre molecole per sintetizzare glucosio a partire da diossido di carbonio e acqua. Come i mitocondri, anche i cloroplasti contengono ribosomi e un proprio DNA.

I cromoplasti contengono il pigmento rosso-arancione carotene; sono presenti nei fiori e nei frutti e servono ad attirare gli insetti per consentire l'impollinazione.

I leucoplasti sono privi di pigmenti e perciò bianchi; si trovano per esempio nei tuberi, dove immagazzinano sostanze di riserva come l'amido, che deriva dalla trasformazione degli zuccheri prodotti dalla fotosintesi.

I vacuoli sono cavità nelle quali si accumulano acqua, prodotti di rifiuto o sostanze nutritive. Le cellule vegetali spesso presentano un unico, grosso vacuolo centrale ripieno d'acqua, che occupa fino al 90% dello spazio interno e che, premendo sulla membrana plasmatica, contribuisce a mantenere turgida la cellula.