L'equilibrio economico

Quando le quantità domandata qD e quella offerta qS, come abbiamo appena visto, sono entrambe funzioni dei prezzi p del bene oggetto di scambio, il concetto di equilibrio può essere sintetizzato attraverso la coppia di valori (p*, q*) in corrispondenza dei quali risultano eliminati gli eccessi di domanda rispetto all'offerta (o viceversa).

In simboli:

In parole semplici, una configurazione si definisce di equilibrio parziale (ovvero riferita a un singolo mercato) se, al suo verificarsi, cessano le contrattazioni sul mercato e lo scambio avviene a un prezzo tale che ogni agente riesce a vendere (o acquistare) quanto aveva programmato di vendere (o acquistare) a quel prezzo; ancora più sinteticamente, in corrispondenza di un prezzo pari a p* e di una quantità pari a q*, i programmi di scambio degli acquirenti risultano essere perfettamente compatibili con quelli dei venditori (vedi fig. 5.1).

Il prezzo

Ricordiamo che il prezzo si può definire come la quantità di un bene A necessaria per acquistare un'unità di bene B. Nelle economie monetarie il prezzo di un bene corrisponde alla somma di moneta contro cui viene scambiata un'unità di quel bene.

L'interdipendenza dei mercati

Il fatto è che è difficile immaginare come l'equilibrio possa davvero essere conseguito in un singolo mercato se non separandolo idealmente dagli altri. Nella realtà, anche se in un mercato la domanda eguaglia l'offerta, quel mercato non è veramente in equilibrio se non lo sono contemporaneamente i mercati di tutti i beni succedanei e complementari. Il mercato del burro non è in equilibrio se non lo è quello dell'olio; il mercato dei computer non è in equilibrio se non lo è quello del software, il mercato dei quotidiani non è in equilibrio se non lo è quello della carta ecc. Una perturbazione in un mercato può ripercuotersi a notevole distanza da esso.

I teorici dell'equilibrio generale, Leon Walras e Vilfredo Pareto, si sono proposti di spiegare le connessioni tra i vari mercati che compongono il sistema economico, definendone la struttura.

In particolare, hanno messo in luce le interdipendenze che sussistono tra tutti i prezzi e che, alla fine di un processo di aggiustamento delle decisioni dei singoli agenti, portano alla creazione di relazioni stabili.