Aristotele

In sintesi

Aristotele e la logicaAristotele è considerato l'inventore della logica, concepita come studio scientifico del pensiero quale si manifesta nel linguaggio (lógos), inteso nei suoi elementi (termini, proposizioni e argomentazioni) e nelle leggi che ne regolano l'uso.
Le categorieTutti i termini si riconducono a dieci concetti generalissimi, le categorie (predicati), a cui corrispondono i dieci generi supremi degli enti: sostanza, quantità, qualità, relazione, luogo, tempo, stare, avere, fare, patire.
La sostanza e gli accidentiLa sostanza indica ciò che è in sé, ossia ciò che sussiste indipendentemente da altro, mentre le altre categorie indicano ciò che è in altro e sono dette anche accidenti.
Il sillogismoIl sillogismo è l'argomentazione in cui, poste due proposizioni (premesse), se ne deduce una terza (conclusione), diversa da esse e derivante necessariamente da esse.
La teoria della scienzaLa teoria della scienza riguarda la conoscenza fondata su dimostrazioni: la dimostrazione è un sillogismo le cui premesse sono vere, o perché sono principi evidenti di per se stessi, o perché sono la conclusione di precedenti dimostrazioni.
La classificazione delle scienzeAccanto alla logica Aristotele pone tre gruppi di discipline: 1. le scienze poietiche; 2. le scienze pratiche; 3. le scienze teoretiche, che si suddividono nelle scienze della natura, nella matematica e nella filosofia prima o metafisica.
La naturaLa natura è l'insieme di tutte le realtà mutevoli che hanno in se stesse, o nella loro specie, la causa del proprio mutamento.
Il mutamentoIl mutamento implica tre condizioni o elementi: 1. qualcosa che muta, detto sostrato o materia; 2. qualcosa in cui il sostrato muta, cioè la forma o configurazione; 3. qualcosa a partire da cui esso muta, detta privazione.
L'atto e la potenzaOgni mutamento, pertanto, è un passaggio dalla potenza all'atto: la materia, prima di assumere la forma, è in potenza rispetto a essa; la forma invece, quando viene assunta dalla materia, ne costituisce l'atto, cioè la piena realizzazione delle sue possibilità.
La causa del mutamentoOgni mutamento richiede una causa motrice, cioè un agente che lo produca, il quale deve essere già in atto. Si danno quattro tipi di cause, cioè di condizioni del mutamento: la materia, la forma, il fine e la causa motrice.
I moti degli astriTutti i mutamenti che si verificano sulla Terra dipendono dai moti degli astri, e questi, a loro volta, dal moto della sfera estrema, quella che reca infisse le stelle e contiene l'intero universo.
L'animaAristotele spiega che le realtà viventi hanno come forma e causa del loro movimento un'anima (psyché): un'anima vegetativa nelle piante, principio delle funzioni vegetative (nutrizione e riproduzione); un'anima sensitiva negli animali, principio anche delle funzioni sensitive (percezione, desiderio e movimento locale); un'anima intellettiva negli uomini, principio anche delle funzioni intellettive (pensiero e volontà).
La conoscenza umanaLa conoscenza umana ha inizio sempre dalla percezione delle forme sensibili: all'interno di queste l'intelletto scopre le forme, cioè le essenze, le strutture intelligibili dei vari enti, mediante un processo complesso di induzione.
L'intelletto attivoL'intelletto, a sua volta, prima di apprendere le forme, è in potenza rispetto a esse e chi fa passare l'intelletto umano dalla potenza è un intelletto attivo, da sempre in atto.
La "filosofia prima"La filosofia prima cerca le cause dell'intero essere, cioè dell'ente in quanto ente ed è esposta nell'opera intitolata dagli editori Metafisica (che significa "dopo la Fisica").
Le leggi del pensiero e dell'essereEsistono due principi logici, cioè delle leggi del pensiero che valgono per tutti gli enti, cioè sono anche leggi dell'essere: il principio di non-contraddizione e quello del terzo escluso.
I significati dell'essereAristotele scopre che l'essere si dice in molti sensi quante sono le categorie, di cui la sostanza è la prima, perché è la condizione dell'essere di tutte le altre. La sostanza sensibile è l'unione inscindibile di materia e forma (sinolo), ma ciò che la fa essere sostanza è la sua forma. Anche la potenza e l'atto sono due modi fondamentali dell'essere, ma l'atto precede la potenza e quindi è l'essere nel senso primario. Un ultimo significato dell'essere è quello in cui si usa il verbo essere per dire "è vero": Aristotele distingue la verità del discorso enunciativo dalla verità del concetto.
L'atto puroI motori delle sfere celesti, per poterle muovere eternamente, devono essere sempre in atto, cioè devono essere puro atto, e quindi immobili, e sono identificati con l'atto del pensiero intuitivo, che è l'unico non implicante movimento.
Dio "pensiero di pensiero"Il primo tra essi è il motore della sfera delle stelle fisse, che pensa anzitutto se stesso, perciò è pensiero di pensiero, e ha diritto al titolo di Dio supremo.
L'eticaL'etica ha come fine la felicità, che consiste nell'esercizio abituale e perfetto della funzione che è propria dell'uomo, ossia della virtù.
Le virtùCi sono virtù etiche, che riguardano le funzioni della parte non razionale dell'anima e consistono nel giusto mezzo tra due vizi opposti, e virtù dianoetiche, che riguardano le funzioni della parte razionale e sono fondamentalmente la saggezza e la sapienza.
La politicaLa pólis è la società perfetta, cioè autosufficiente, nella quale l'uomo può realizzare la felicità, perchè l'uomo è per natura un animale politico.
Monarchia, oligarchia, democraziaL'ordine delle funzioni interne alla pólis è stabilito dalla costituzione, che può essere monarchica (governo di uno), oligarchica (governo di pochi meritevoli) o democratica (governo degli uomini liberi). La costituzione migliore è quella intermedia fra aristocrazia e democrazia, detta politéia (cioè costituzione per eccellenza), in cui la maggior parte dei cittadini sono in una situazione media, cioè non sono né troppo ricchi né troppo poveri.
La retoricaLa retorica comprende l'arte di ben argomentare (dialettica), la conoscenza delle passioni umane e la rettitudine del carattere dell'oratore, che lo rende più credibile.
La poesiaLa poesia è definita come mimesi, cioè imitazione, della vita ed è distinta in vari generi, di cui la tragedia è il supremo.